Cronaca locale

Arriva l'Alveare, il «chilometro zero» social

Clienti e produttori si conoscono sul web e poi si incontrano per l'acquisto

Camilla Rocca L'Alveare che dice Sì sbarca oggi a Milano. Le caratteristiche per essere vincente le ha tutte: start-up fondata da giovani, respiro internazionale, rapporto diretto tra consumatori e produttori, e-commerce e social network, un vero e proprio mercato 2.0.La prima cella dell'Alveare nasce nel 2011 in Francia e subito si trasforma nel movimento europeo The Food Assembly, espandendosi, bisogna proprio dirlo, con la stessa attrazione di api sul miele, in Germania, Inghilterra e Spagna, per un totale di 800 Alveari in continua espansione ed un giro d'affari di 35 milioni di euro. Le api si danno da fare. In verità, metafore a parte, si tratta di un modello di business che mette direttamente in contatto produttori e consumatori: a partire dalla vendita online di prodotti selezionati che promuovono il circuito della filiera corta e la spesa a chilometro zero, vengono promossi e raccontati i prodotti tipici della propria zona (del proprio Alveare). Gli utenti possono confrontarsi, conoscersi e scambiare le proprie opinioni attraverso un social network dedicato e incontrarsi al momento del ritiro dei prodotti. In questo modo chi ordina i prodotti incontra direttamente il produttore, come nei classici mercati rionali, con la differenza che il consumatore si è prima informato, ha già discusso del produttore con la comunità e cercato le recensioni degli altri utenti, presentandosi quindi preparato e con domande studiate. I prodotti vengono consegnati al raggiungimento di un ordine minimo fissato dal produttore, come una sorta di gruppo di acquisto.L'obiettivo è quello di dare voce ai piccoli produttori che non si possono permettere un piano di marketing aggressivo, come quello delle multinazionali, ma che vengono premiati per la qualità dei loro prodotti e per incentivarli nella produzione. «Ogni settimana è possibile reperire prodotti buoni, frutto di un'agricoltura sana e di qualità. Il tutto incontrando i produttori e sostenendo l'agricoltura locale», spiega il gestore dell'Alveare per Milano Stefania Marucci. Il primo nucleo italiano è nato circa un anno fa a Torino. Dietro ad ogni Alveare c'è un gestore, una sorta di coordinatore per il territorio di appartenenza: si tratta di un'associazione o privato cittadino che partecipa allo sviluppo locale, economico e sociale dell'Alveare, l'ape regina. Il progetto è in grande espansione e a brevissimo l'Alveare sbarcherà nelle piazze di Brescia e Napoli. L'inaugurazione è oggi a Milano alle ore 19.

30 presso l'Impacca Hub Milano in via Paolo Sarpi 8.

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