Arrivano i profughi, Milano non lo sa

Attesi oggi 500 migranti. Majorino: «Nessuno ci ha informati». Beccalossi: «Basta, disobbedienza civile»

Arrivano i profughi, Milano non lo sa

Lombardi senza cuore? O semplicemente desiderosi di muoversi con logica e scrupolo? Evidentemente è diventata una questione di punti di vista se proprio qualche giorno fa il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell'Interno, in vista delle ben poco rosee previsioni sul fronte sbarchi, nel corso di un'audizione davanti alla Commissione diritti umani del Senato, ci aveva bacchettato duramente sul tema accoglienza profughi. Sostenendo che regioni come Lombardia e Veneto «hanno resistito e continuano a resistere e tirare calci all'accoglienza dei profughi per motivi di consenso elettorale». E che se fosse applicata correttamente la ripartizione la Lombardia dovrebbe accogliere 5mila535 profughi, il Veneto 3mila322, ma anche Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna dovrebbero fare di più.

Ora un esercito di cinquecento profughi sono attesi all'aeroporto di Bresso. Oggi? Domani? Nel fine settimana? E chi lo sa se persino l'assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino, lamenta di non essere stato avvertito da Roma. «Come al solito nessuno pensa che condividere le informazioni in anticipo su questi flussi aiuterebbe l'amministrazione a gestire meglio l'accoglienza». Nel frattempo, alla stazione Centrale sarà preparato un presidio medico-sanitario. E ad accogliere questi primi 500 saranno gli operatori della Croce Rossa che a Bresso, vicino al piccolo scalo militare, hanno allestito le tende e le strutture di prima necessità già montate nell'autunno scorso. La prefettura (e non il Comune) si occuperà in prima persona di tutta l'organizzazione. Tuttavia, anche a palazzo Diotti, pur ricevendo la comunicazione di questo arrivo, non ne conoscono le tempistiche.

Durissima Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio e dirigente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale. «La Lombardia ponga in essere una vera epropria disobbedienza civile. Tutti i suoi Comuni si oppongano con ogni mezzo alle politiche scellerate del nostro Governo e pronuncino un “no“ forte e risoluto alla richiesta delle Prefetture di ospitare altri profughi».

«E tutte le altre criticità? Questi profughi piombano qui senza che ci sia stato un minimo di confronto, di pianificazione - sottolinea Roberto di Stefano, Forza Italia, vice presidente all'opposizione del consiglio comunale di Sesto San Giovanni -. Con tutte le altre criticità che abbiamo - tagli, morosità, problemi di sicurezza - quella di Milano non è più né integrazione né accoglienza. Perché lasciare che delle bambine dormano sui cartoni in stazione Centrale non c'entra nulla con il rispetto della dignità umana. Alfano e Renzi sottovalutano il problema. Senza contare la minaccia dell'Isis di spedire sui barconi diretti in Italia centinaia di cellule dormienti».

«È una questione organizzativa e di chiarezza.

- rilancia Alberto Villa, vice capogruppo di Forza Italia all'interno del Consiglio della Città Metropolitana - Con quali fondi saranno accolte queste persone se continuano a essere tagliati i fondi agli enti locali? Domani mattina in Consiglio Metropolitano chiederò al sindaco Pisapia di relazionarci sulla questione. E' impensabile che alla vigilia di Expo Milano e la sua provincia siano invasi dai migranti senza alcun piano di gestione e una superficialità evidente da parte del Governo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica