In arrivo una nuova legge per regolare le moschee

Dopo il no della Consulta, si studia il piano B. Un testo sui luoghi di culto "con vincoli chiari"

In arrivo una nuova legge per regolare le moschee

Una nuova legge sulle moschee. Anzi, sui nuovi luoghi di culto. La Regione reagisce così alla sentenza della Corte costituzionale: annunciando un nuovo provvedimento che accolga i rilievi della Consulta confermando però la ratio che ha ispirato la normativa bocciata martedì: regolare l'apertura di nuovi centri di preghiera, quale che sia la loro religione, con vincoli e condizioni restrittive.

Sono stati i principali sponsor della legge «anti-moschee», l'assessore all'Urbanistica Viviana Beccalossi e il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, ad anticipare i prossimi passi del Pirellone. Poi il governatore Roberto Maroni ha confermato «Voglio vedere le motivazioni - ha detto - Da quello che ho capito penso che siano superabili. Non si tratta della violazione dei diritti di religione, riguarda qualcosa legata alle procedure dei comuni. Penso siano superabili e reagiremo». Il primo passo ora sarà studiare la decisione della Corte, che ieri non era stata ancora comunicata alla Regione. «Confermiamo le ragioni per le quali ci siamo dotati di una legge urbanistica per i nuovi luoghi di culto - ha spiegato Beccalossi, citando l'obiettivo della «sicurezza dei cittadini lombardi». «Nessuno di noi pensa che le moschee siano affollate di terroristi - ha detto - ma è anche vero che molti di quelli che poi si sono rivelati tali, in Italia, sono passati da questi luoghi di culto». Per il capogruppo del Carroccio la nuova legge avrà lo stesso obiettivo della attuale: «Dare delle regole certe e chiare per la realizzazione dei luoghi di culto, moschee comprese».

In nome di queste esigenze Maroni dopo le stragi di Parigi aveva chiesto al governo di ritirare il ricorso. Appena appresa la notizia del verdetto ha commentato ironico: «La Consulta ha bocciato la nostra legge che regolamentava la costruzione di nuove moschee. La sinistra esulta: Allah Akbar».In effetti tutta la sinistra ha esultato ieri, attaccando la giunta regionale. Il segretario lombardo del Pd, Alessandro Alfieri, se l'è presa col governatore: «Lo avevamo detto - attacca - Maroni è un pasticcione, che fa solo leggi per battaglie ideologiche». Anche i 5 Stelle hanno parlato di una legge «propagandistica».

In realtà dal centrodestra è arrivato un sostegno compatto al Pirellone. Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Luca Squeri, ha dichiarato che «la bocciatura da parte della Consulta della legge lombarda lascia interdetti. In qualche modo i cittadini italiani avranno anche il diritto di difendersi e di essere difesi dalla minaccia del terrorismo fondamentalista». Anche il coordinatore comunale Fabio Altitonante ha difeso la legge: «Non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia - ha detto - in Italia il rischio terrorismo è altissimo e il problema del proselitismo all'interno delle moschee è reale. Dispiace che qualcuno, al posto di fare proposte per rendere il testo migliore, oggi esulti».

Sebbene sostenga il governo, anche l'Ncd, col segretario lombardo Alessandro Colucci, ha difeso la Regione, condividendo il suo obiettivo: «Correggere una legge che resta necessaria per tutelare libertà di culto e non lasciare soli i sindaci».AlGia

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