Cronaca locale

Asili insicuri e sotto organico Scioperano tutti tranne la Cgil

Asili insicuri e sotto organico Scioperano tutti tranne la Cgil

Rischio paralisi per asili nido e scuole materne. Il 10 dicembre i sindacati hanno indetto uno sciopero per l'intera giornata per tutto il personale educativo e amministrativo operante nei servizi per l'infanzia. Ad eccezione della Cgil, tutte le sigle sindacali contestano alla giunta Pisapia le macroscopiche carenze nella dotazione dell'organico, gli eccessivi carichi di lavoro e la non garantita sicurezza per i bambini. «Le scuole per l'infanzia del Comune di Milano - spiega Valeria Arcari, della Cisl funzione pubblica – attraversano uno dei momenti più bui della loro storia. Non ci sono sostituzione per assenze brevi per le maestre quindi le educatrici devono supplire senza retribuzione ma a recupero delle ore di lavoro. Ma non si sa quando queste saranno recuperate realmente. Il Comune di Milano sfrutta lo spirito di dedizione che le educatrici hanno dimostrato fino ad oggi. Un abuso vero e proprio. Il malessere lavorativo è evidente e non bastano gli slogan di Guida e Bisconti per cambiare la situazione. Quando nello scorso luglio l'assessore al Personale Chiara Bisconti annunciò l'assunzione a tempo indeterminato di 150 educatrici per assicurare alla città servizi fondamentali e irrinunciabili, tutto sembrava destinato al meglio. «Per niente invece - replica Arcari- A fronte di 150 nuove assunzioni il personale dei servizi all'infanzia ha registrato una diminuzione di 250 unità tra pensionamenti e trasferimenti allo Stato. Insieme a tutti gli altri sindacati, abbiamo denunciato questa situazione ma a Palazzo Marino hanno fatto orecchie da mercante». Non va bene neppure sul fronte della sicurezza negli asili. «In alcuni casi – prosegue Arcari - le educatrici non possono assentarsi dalla classe per portare i bambini in bagno. Il numero esiguo di educatori e di ausiliarie non garantiscono il minimo requisito di sicurezza e tutela dei bambini che le famiglie ci affidano. Per non parlare delle manutenzioni negli stabili che vengono fatte durante le ore di lezione. Impianti elettrici scoperti.Fate voi». Intanto l'incontro previsto tra i sindacati e il direttore centrale del settore educazione è saltato all'ultimo minuto. Il Comune di Milano ha indetto un incontro il 5 dicembre, presenti gli assessori Guida e Bisconti, per scongiurare lo sciopero e cercare di tamponare le proteste delle educatrici. «Lo sciopero è un atto estremo a cui dobbiamo ricorrere – spiega Marisa Pasina del servizio vertenze Uil Fpl – perché il Comune di Milano non ci ha mai dato risposte esaurienti. Solo promesse di incaricare le cooperative per coprire i posti negli asili più a rischio. Ma la situazione è emergenziale». Intanto fa discutere la proposta della consigliera comunale del Pd Paola Bocci di tenere le scuole del Comune di Milano aperte no stop.

Iniziativa promossa nell'ottobre scorso con una richiesta di informativa alla Giunta e alla richiesta di quantificare i costi del progetto, che dovrebbe partire con una sperimentazione con una scuola aperta per zona.

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