Cronaca locale

Al «Baff» Argentero e omaggio a Olmi

Il direttore artistico: «Puntiamo su un publico di appassionati»

Ferruccio Gattuso

Termina oggi al Teatro Sociale Della Cajelli di Busto Arsizio la 16esima edizione del Baff il Film Festival cittadino che, anno dopo anno, ha saputo guadagnarsi uno spazio sempre più importante. La giornata prende il via alle ore 12 allo Spazio festival con la presentazione del backstage dell'edizione 2018 a cura di Francesco Rotunno, cui seguirà nel pomeriggio (ore 16.30) l'omaggio a una delle fiction italiane di maggior successo di sempre, Il commissario Montalbano con Carlo Degli Esposti e alcuni interpreti del cast. In serata al Teatro Sociale sono attesi red carpet e premiazioni, mentre la festa di chiusura sarà dalle ore 23 presso l'Istituto Michelangelo Antonioni.

Nell'appuntamento principale della giornata saranno il direttore artistico Steve Della Casa e la conduttrice Andrea Delogu a presentare le premiazioni: tra attori e addetti ai lavori sono attesi l'attrice e doppiatrice Carla Signoris, presidente della giuria del concorso Baff Short Cuts, i produttori Maurizio Totti e Carlo Degli Esposti, il compositore Andrea Guerra, gli attori Francesco Montanari, Nicola Nocella e Antonia Liskova, i registi Riccardo Milani e Marino Guarnieri. È previsto un ricordo del regista Ermanno Olmi, scomparso lunedì scorso. Tra i momenti più significativi del festival ci sono stati la serata inaugurale con Luciano Ligabue, che ha ritirato il Premio Dino Ceccuzzi Platinum all'eccellenza cinematografica, l'anteprima di ieri di Hotel Gagarin, opera prima di Simone Spada con Luca Argentero protagonista (presente alla proiezione), i passaggi a Busto di artisti come Milena Vukotic per la proiezione di Venga a prendere il caffè da noi di Alberto Lattuada, girato nel 1970 in provincia di Varese.

Soddisfatto il direttore artistico Steve Della Casa: «Abbiamo avuto la risposta che attendevamo spiega La prima sera con Ligabue ha raccolto fino a 1.500 persone, è stato un momento affascinante, che ha dimostrato da subito l'anima del festival. Il Baff, che non ha certo i mezzi di altri festival, deve puntare sul rapporto con un pubblico popolare e vero, appassionato di cinema e molto interessato al mondo che vi lavora. Grande curiosità anche alla masterclass di Luca Argentero: molti giovani, ma non solo, vogliono sapere come si costruisce una carriera solida nel cinema. Argentero ha avuto un percorso particolare e lo può spiegare». Sull'omaggio a Olmi Della Casa precisa: «Trasmetteremo un filmato molto breve, che Olmi realizzò molti anni fa per illustrare l'importanza della moviola nel cinema. Un contributo raro, molto significativo, che involontariamente mostra anche uno dei lati migliori di Ermanno, artista che ha sempre cercato di trasmettere il suo sapere. Lo abbiamo ricordato anche in occasione della proiezione di Agadah del regista Alberto Rondalli, che fu suo allievo».

E l'anno prossimo? «Al centro ci sarà sempre il pubblico e un racconto popolare di quest'arte meravigliosa che è il cinema», conclude Della Casa.

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