La Banda Osiris scherza sull'inutilità del maschio

Da domani a domenica lo spettacolo semiserio sulle diversità tra animali in rapporto all'uomo

Antonio Bozzo

«Cigno e cigna stanno insieme anche per vent'anni. Bella coppia fedele, direte. Poi, se si fa il dna delle uova, si scopre che il 30% sono frutto di tradimento. Noi umani, che facciamo parte del regno animale, inutile tirarsela, dovremmo imparare». Il percussionista Carlo Macrì parla a nome della Banda Osiris («nel 2020 festeggeremo 40 anni di attività»), da domani a domenica in scena all'Elfo Puccini con Il maschio inutile, divagazione su solidi riferimenti scientifici intorno alla crisi di genere sessuale. Macrì e il resto della banda - ossia Sandro Berti (mandolino, chitarra, trombone, violino), Gianluigi Carlone (voce, sax, flauto), Roberto Carlone (trombone, basso, tastiere) - accompagnano in musica e performance il racconto del filosofo Telmo Pievani. «Il succo è il predominio della donna, che lotta da secoli per la parità - dice Macrì -. Il maschio oggi non è più centrale, anche tra gli esseri umani sta tornando la logica della natura. Che prevede la diversità, non ha pregiudizi come la nostra cultura. Tra gli animali sono frequenti omosessualità e cambio di genere. C'è un pesce, quello del cartone Nemo, che attraversa lunghi tratti di mare per accoppiarsi su un anemone. Se per avventura trova un maschio, si trasforma in una femmina. E la rana pescatrice femmina, per accoppiarsi ingloba il maschio».

Sembrano leggende tratte da bestiari medievali, invece è la verità portata in scena in una sorta di talk show. Lo spettacolo ha intenti didattici e ci trasporta «nei gironi infernali della mascolinità, messa a dura prova dai tempi moderni». Ma non è un lavoro che incita alla ribellione dei maschi, diventati sesso debole? «No, lo spettacolo invita a fare i conti con la diversità e la debolezza, che possono diventare vantaggi se si abbandona la logica del maschio tutto testosterone. Ci divertiamo anche a mostrare una serie di maschi inutili, tutti reali. C'è il pittore che fa quadri solo con lo smog raccolto in città, il collezionista di plastici dei festival dell'Unità di Bologna e altre persone bizzarre, impegnate in cose inessenziali». Lo spettacolo arriva per la prima volta a Milano. La Banda Osiris si produrrà, alla sua maniera clownesca, in vari generi, dalla canzone melodica, alla classica, all'operetta.

Manca la tv alla banda più pazza d'Italia? «Con Serena Dandini andavamo in onda tutti i giorni. Una faticaccia. Il teatro ci occupa già abbastanza. Ora siamo in tournée con questo spettacolo, il prossimo lo faremo con Luca Mercalli, il meteorologo di Fabio Fazio. Tratteremo di cambiamenti climatici».

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