Cronaca locale

Baranzate, confine d'Italia: straniero un cittadino su tre

Il comune dell'hinterland milanese ha il primato nazionale di immigrati. Da record anche l'incidenza dei figli nati da extracomunitari: è al 60%

A Baranzate, comune dell'hinterland nord-ovest di Milano, l'incidenza della popolazione straniera supera per la prima volta in Italia la soglia del 30 per cento. È un primato a cui si aggiunge quello dei nati stranieri: sei ogni dieci. Un dato che non si può ignorare, emerso dallo studio della Fondazione «Leone Moressa» che ha analizzato i dati del bilancio demografico dell'Istat al 31 dicembre 2013, in cui si segnala che in molti comuni, specialmente al Centronord, si registra un'incidenza superiore al 20 per cento. Una percentuale che fa ancora più impressione se si pensa che nelle grandi città del Sud, invece, l'incidenza della popolazione straniera non supera il 3 per cento. Si conclude quindi che le dinamiche migratorie in Italia stanno cambiando: diminuiscono gli ingressi e aumentano i trasferimenti all'estero (non solo degli italiani ma anche degli stranieri che rientrano in patria o si spostano in altri paesi). Aumentano, parallelamente, anche le acquisizioni di cittadinanza italiana: 100mila solo nell'ultimo anno. Al 31 dicembre 2013 la popolazione straniera regolare residente in Italia era di 4,92 milioni.

La Fondazione spiega che oltre la metà della popolazione straniera risiede in 4 regioni: Lombardia (22,9 per cento), Lazio (12,5 per cento), Emilia Romagna (10,9 per cento) e Veneto (10,5 per cento). A livello nazionale la popolazione straniera rappresenta l'8,1 per cento della popolazione complessiva, superando il 10 per cento in diverse regioni del Centronord.

Da questo studio risulta anche che i nati stranieri registrati in Italia nel 2013 sono stati 77mila705, 2mila in meno rispetto all'anno precedente: è la prima volta negli ultimi 5 anni che si registra un calo. Tuttavia, i nati stranieri continuano a crescere in termini relativi rispetto ai nati complessivi (15,1 per cento). In molti comuni del Nord l'incidenza supera il 40 per cento e, come detto, il primato spetta sempre a Baranzate con 6 nati stranieri ogni 10.

Va sottolineato in questo senso che uno degli insediamenti rom più grandi del Milanese, il campo nomadi di via Monte Bisbino, era proprio nel comune di Baranzate e ci è rimasto per trent'anni. Quando, nel luglio dell'anno scorso, è stato sgomberato, ospitava oltre 200 persone di origine serba, croata e romena, ma in passato era arrivato ad accoglierne anche più di 500. Molti di quei nomadi non solo non hanno lasciato la zona di Baranzate, Bollate e dintorni, ma avevano e hanno avuto parecchi figli. E a proposito di Bollate non va dimenticato che molti stranieri detenuti nella casa circondariale, che lavorano fuori giorno e poi rientrano in cella la sera, per ovvie ragioni hanno preferito far abitare la famiglia non lontano dal carcere.

Gli stranieri naturalizzati italiani nel 2013 sono stati 100mila712, il 54 per cento in più rispetto all'anno precedente. Di conseguenza, l'indice di acquisizione della cittadinanza (che misura la percentuale di cittadini stranieri che ottengono la naturalizzazione) aumenta dall'1,5 per cento al 2,1 per cento. A livello locale, i livelli massimi di questo indice si registrano nei comuni del Nord (particolarmente in Lombardia, Veneto ed Emilia): il primato spetta a Lumezzane (Bs), con il 7,4 per cento.

Gli ingressi di stranieri in Italia nel 2013 sono stati 280mila, con un calo del 13,2 per cento rispetto all'anno precedente.

Aumentano invece i trasferimenti all'estero (considerando solo coloro che si cancellano dall'anagrafe): 44mila stranieri (+14,2 per cento) e 82mila italiani (+20,7 per cento).

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