Il baseball a 70 anni vuole regalarsi il Kennedy

A settembre la grande festa del Milano, ma serve l'agibilità delle tribune

Sergio ArcobelliSabato parte da Modena il cammino dell'ennesimo campionato di Seria A2 del Senago Milano United. Con una novità: a guidare la franchigia che lega appunto le due società in una solida partnership lunga ben otto anni toccherà ad Alessandro Bortolomai, che sostituisce il dimissionario Renny Duarte finito sello staff tecnico del Padova nella massima serie. Il cambio sulla panchina milanese non dovrebbe comunque inficiare il rendimento dello United, poiché il 34enne neo manager svolgeva lo scorso anno il ruolo di vice del venezuelano. «Manteniamo il profilo basso come lo scorso anno (quando lo United fallì i playoff per un soffio, ndr). Il nostro obiettivo resta sempre quello di far crescere i giovani», addirittura dodici infatti giocatori al di sotto dei 24 anni e tra questi c'è il figlio d'arte classe 2001 Andrea Pasotto. Nonostante la stagione si appresti ad essere difficile per gli ormai noti problemi economici (per il secondo anno consecutivo manca uno sponsor), la formazione della metropoli milanese vuole ben figurare nell'anno del suo 70° compleanno, una occasione per rimembrare il passato glorioso in cui il Milano, il club più antico d'Italia, dominava la scena italiana. Altri tempi...«L'obiettivo di questa stagione commenta il presidente Alessandro Selmi - è appunto quello di arrivare a fine settembre per celebrare questa ricorrenza, per far capire che il movimento è vivo». Ma gli investimenti nelle strutture, per diverse ragioni, tardano ad arrivare. A pochi giorni infatti dal via del campionato di A federale resta tuttora irrisolta la questione dello storico campo Kennedy di via Olivieri. La gestione dello stadio è passata di recente alla federazione baseball tramite il Comitato regionale lombardo guidato da Giulio Macario. Ma ora la palla è lanciata al Comune, che deve affrettarsi a firmare la convenzione (si farà entro la fine di aprile) sui progetti di ristrutturazione. Il primo passo da compiere è l'intervento sull'agibilità delle tribune, tuttora non a norma e la cui sistemazione è di vitale importanza. Successivamente andranno risistemati il terreno da gioco, gli spogliatoi e il tabellone elettronico, poi l'impianto di illuminazione per disputare incontri in notturna. Una volta risolte queste criticità, il campo potrà essere omologato per la massima serie. Al momento però il Kennedy può ospitare solamente gli incontri della seconda squadra, che milita in C e obbliga la franchigia milanese a giocare le partite casalinghe ancora a Senago.

Parallelamente alla gestione del Kennedy, la Federbaseball è pronta anche a lanciare l'accademia regionale per far crescere i migliori giovani lombardi. A testimoniare il costante impegno profuso nei confronti dei giovani è il numero di tesserati: oltre 200 ragazzi di 13 squadre di baseball e softball.

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