"Basta abusivi e vu' cumprà Raccogliamo foto del racket"

Le guide esasperate per l'assalto alle comitive degli stranieri al Castello. E la Lega lancia la raccolta delle foto degli abusivi da inviare al sindaco

"Basta abusivi e vu' cumprà Raccogliamo foto del racket"

«Conosco quell'autostrada come il palmo della mia mano, va dal Wisconsin fino alla terra di nessuno». Era la «Highway 51», cantata da Bob Dylan. Ma è un ritornello che gira - ironicamente - tra le guide turistiche che ogni giorno accompagnano i visitatori da piazza San Babila al Castello Sforzesco. La loro «terra di nessuno». Se non è un venditore di rose a tormentare le comitive di turisti italiani e stranieri sono i vu' cumpra' con i braccialetti della fortuna, o i venditori di libri.
«Non se ne può più, l'altro giorno un americano appena stato a Napoli e a Roma ha ammesso che un'esasperazione come a Milano non l'aveva ancora subita». Da piazza Scala ha attraversato la Galleria e si è infilato in Duomo, «non riusciva a scambiare due parole con la moglie, continuava ad essere importunato dai venditori abusivi - racconta una guida turistica abilitata che ogni giorno è costretta ad osservare «la brutta figura che questa giunta Pisapia ci sta facendo fare davanti al mondo, se ci sono vigili girano al largo, fanno finta di non vedere. Non se ne può più».
E non se ne può più, a sentire tanti cittadini, dei lavavetri che si lanciano sulle auto appena scatta il rosso e non serve a niente suonare il clacson o dire di no. E guarda caso, se l'automobilista è donna preferiscono fiondarsi con detersivo e spazzola sulla sua auto, facendo finta di non sentire il rifiuto e alla fine un euro lo sganciano.
Nella «terra di nessuno» le guide ci mettono la loggia dei Mercanti («un gabinetto pubblico) e la via dove nel weekend vengono stesi panni e mercanzia, se una volta l'indirizzo per trovare le borse false griffate era Brera adesso si è spostato a cinquecento metri dalla cattedrale. Qualche volta passano i vigili, gli extracomunitari fanno finta di allontanarsi con i sacchi trasparenti pieni di merce, e dopo dieci minuti riconquistano la posizione. Sembra un codice non scritto tra abusivi e polizia locale.
Il consigliere comunale della Lega Alessandro Morelli ha rivolto un appello ai milanesi: «Fotografate queste situazioni, diciamo basta a lavavetri, vu' cumpra', a chi disturba le passeggiate e non molla il colpo finché per esasperazione non sganciate una monetina». Ha messo a disposizione il indirizzo su Facebook e la sua mail istituzionale, alessandro.morelli@comune.milano.it. «Vogliamo raccogliere un dossier, poi lo consegneremo al sindaco Pisapia in consiglio comunale perché si renda conto che non è una protesta “dei leghisti”, ma un disagio per tanti cittadini e per i turisti che vengono a visitarci e racconteranno con un senso di disagio queste situazioni». Non sarà una buona pubblicità.

Durante lo scorso mandato l'ex sindaco Moratti firmò un'ordinanza contro l'accattonaggio molesto, la multa ammontava a 500 euro ma ne vennero staccate poche e chissà se i vu' cumpra' le abbiano mai pagate. Se la sanzione non è una soluzione, controlli a tappeto e continui possono almeno scoraggiare. E chi è senza documenti girerà al largo.

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