Cronaca locale

"Basta occupazioni" La Lega sfida il sindaco a liberare il Torchiera

Al presidio 100 agenti per evitare scontri. Bolognini: "La dice lunga sui centri sociali"

"Basta occupazioni" La Lega sfida il sindaco a liberare il Torchiera

"Basta con le occupazioni", «Milano non è dei centri sociali», «Sala dimettiti». Sono alcuni degli slogan che campeggiavano su striscioni e cartelli esposti ieri mattina dalla Lega sul piazzale del cimitero Maggiore. Due presidi contrapposti, per fortuna nessuno scontro. A sorvegliare che le due parti della «barricata» non entrassero in contatto c'erano almeno un centinaio tra poliziotti e carabinieri, tanto per sottolineare come la manifestazione fosse ad alta tensione. I leghisti hanno manifestato contro l'occupazione ultraventennale del centro sociale Torchiera. Il Comune di recente ha inserito la cascina comunale nell'elenco dei beni da valorizzare ma lo sgombero non è all'ordine del giorno. E il centrodestra teme che il bando diventi un modo per regolarizzare di fatto il centro abusivo che crea disagio al quartiere. I militanti del Carroccio sono arrivati intorno alle 11, quelli del Torchiera, supportati da esponenti di altri centri sociali milanesi, hanno organizzato dalle 10 un contro-presidio. «É assurdo - sottolinea il commissario cittadino della Lega Stefano Bolognini - che ci debbano essere centinaia di poliziotti per mettere in sicurezza dei cittadini perbene che sono qui a sollevare il problema. Tutto questo non è che la conferma che a Milano il problema della legalità esiste. Milano non si libera con i monopattini ma con gli sgomberi». Ora «abbiamo deciso di sollevare la questione del Torchiera perchè se il Comune mette in vendita un bene occupato da 27 anni senza prima liberarlo nessuno farà un'offerta». Il deputato Igor Iezzi aggiunge che i residenti del quartiere «sottopongono il problema della convivenza con il centro sociale da anni, ora la cascina deve essere restituita alla città e non abbiamo paura delle minacce». Un portavoce del Torchiera invece anticipa che domani alle 18 i militanti manifesteranno davanti a Palazzo Marino: «Non vogliamo essere regolarizzati, Milano deve seguire l'esempio del sindaco di Napoli Luigi de Magistris che si è avvicinato ai centri sociali riconoscendoli. Sarebbe assurdo se venissimo sgomberati da una giunta di sinistra».

L'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato (Fdi) punta l'attenzione invece sui cinque giorni di festa che il centro sociale Cantiere e il Comitato Abitanti San Siro stanno organizzando dal 16 al 20 luglio in piazza Selinunte. «Stanno preparando una festa non stop in zona San Siro, tutto senza alcuna autorizzazione. Gli stessi che già occupano abusivamente due immobili in via Monte Rosa e piazza Stuparich, non contenti, in emergenza Covid hanno pensato di occupare per 5 giorni il quartiere San Siro con mercatini, sfilate, grigliate, cinema, allenamenti di boxe, una maratona e persino i fuochi d'artificio». Evidentemente, provoca De Corato, «qualcuno pensa che se le iniziative sono promosse dai centri sociali non c'è rischio di contagio.

Chi garantirà il rispetto del distanziamento sociale? Dove sono le autorità di pubblica sicurezza? Eppure è di pochi giorni fa la festa non autorizzata in piazzale Baiamonti che ha visto un assembramento di giovani incuranti delle regole».

Commenti