Cronaca locale

Via Benedetto Marcello ostaggio degli abusivi

La piaga dei parcheggiatori illegali tormenta il quartiere. Cagnolati: «Più agenti in zona»

Un quartiere in ostaggio: in via Benedetto Marcello residenti, adulti e bambini, sono «prigionieri» dei parcheggiatori abusivi. «La situazione è diventata invivibile, non si possono più utilizzare i giardini per il riposo ed il gioco dei bambini nè parcheggiare la propria auto senza temere che qualcuno possa rovinarla per non aver pagato il pizzo». Lo denuncia Marco Cagnolati, capogruppo di Forza Italia in Municipio 3, che ha indirizzato una lettera a Prefettura, Questura, sindaco e giunta per chiedere un intervento urgente. Da mesi i residenti di Benedetto Marcello lamentano la presenza di parcheggiatori abusivi (fino a 25 al giorno) che stazionano nella via. I cittadini, esasperati e terrificati, raccontano che se qualcuno si rifiuta di pagare viene insultato, o rischia di vedere sgonfiate o tagliate le gomme della propria auto. Non solo, sembra che anche i giardini e i marciapiedi del parterre centrale della strada vengono utilizzati e monopolizzati da bande di stranieri, per lo più senegalesi, che vendono abusivamente abiti.

Tre le richieste fondamentali che arrivano da Cagnolati a nome dei residenti: aumentare i controlli con pattugliamenti interforze, istituire un presidio fisso da parte della Polizia Locale in collaborazione con le altre Forze dell'ordine almeno per un mese «per ripristinare la situazione di sicurezza e legalità nel quartiere». Infine installare nuove telecamere di videosorveglianza in tutta l'area per prevenire episodi criminosi e contribuire ad aumentare la sicurezza.

«Il fenomeno del racket dei parcheggiatori abusivi: via Benedetto Marcello è solo uno dei tanti luoghi terra di nessuno dove la criminalità organizzata, o il furbetto di turno, si comporta da padrone rimanendo impunita. Continuo a ricevere segnalazioni da diverse parti della città» polemizza Alessandro De Chirico, vice capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale. «Mi riferisco - spiega - alla zona di Corso Como dove persone di svariate nazionalità ordinano di pagare il pizzo sotto la minaccia di rigare la macchina. Penso alle vie adiacenti allo stadio di San Siro, dove il pizzo viene chiesto anche a chi parcheggia sopra i marciapiedi. Così in Mario Pagano o di Porta Volta e in ogni luogo dove ci siano diversi parcheggi a pagamento. Non chiediamo una città militarizzata, ma che vengano fatte rispettare le leggi. Purtroppo con la giunta Sala tutto questo è una chimera».

MBr

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