In bici per le strade di Milano Tutti in pista, ma rete a pezzi

In bici per le strade di Milano Tutti in pista, ma rete a pezzi

Sono 136,5 chilometri contro ad esempio i mille di New York o i ventimila olandesi. Più che vere e proprie piste ciclabili sono spezzoni di piste, tanto che secondo Ciclobby quelle davvero valide sono solo la metà. «Valide» significa che rispondano a tre requisiti: sicure, percorribili e utili. La mappa (che vedete anche qui a fianco) dimostra invece che quello che manca è proprio una visione unitaria. Poche e spezzettate. Dunque «insufficienti», commenta Valerio Montieri di Ciclobby che di piste ciclabili se ne intende perché le progetta di professione.
Nuovi interventi - Il Comune promette che farà i suoi passi. Entro il 2015 nuovi percorsi protetti per le biciclette per altri cento chilometri. A cominciare da quest’anno riqualificando anche quelle esistenti. Stanziati 20 milioni di euro tra nuove realizzazioni e interventi di collegamento tra quelle esistenti in base ai percorsi più battuti dai ciclisti. Ad aprile saranno inaugurati 4 nuovi tratti. Il primo in via delle Forze Armate, partendo da piazzale Perrucchetti, a metà di via Edoardo Chinotto, e proseguendo fino all'angolo con via Alessio Olivieri. Il secondo verrà tracciato sul cavalcavia Don Lorenzo Milani, che collega via Santa Rita da Cascia con via Giambellino. Il terzo, invece, sarà realizzato in viale Turchia, dalla rotonda fino al confine con Segrate. Qui sarà abbassato il limite di velocità a 50 km/h. Il quarto tratto, riguarda piazza 8 Novembre 1917 e servirà a collegare le piste di via Lambro e via Pisacane. Poi i lavori proseguiranno. Si comincerà dalla tratta Duomo-Monforte (2,7 Km) tra piazza Tricolore, corso Monforte, piazza San Babila, corso Europa, largo Bersaglieri, via Verziere e piazza Fontana. Poi Duomo-Sempione (6,8 Km) via Orefici, piazza Cordusio, via Dante, largo Cairoli, via Beltrami, piazza Castello, viale Alemagna, via Pagano, Arco della Pace, viale Elvezia, via Legnano e viale Gadio. E ancora Duomo-Porta Nuova (0,4 km): via Verdi. Fermi-Comasina (1,2 km) per la quale è previsto il collegamento con il Comune di Novate, le vie interessate sono viale Fermi, viale Rubicone e via Comasina. QT8-Gallaratese (3,5 km) nella via Terzaghi, via Natta e via Cechov. Lotto-Triennale (4,6 km) lungo viale Monterosa, piazza Buonarroti, via Giotto, via del Burchiello, via Guido d'Arezzo e piazza della Conciliazione. Portello-Molino Dorino (4,4 km) da Bonola, San Leonardo e Molino Dorino. Medaglie d'Oro-Chiaravalle (4,9 km) piazza Medaglie d'Oro, corso Lodi, piazzale Corvetto, viale Omero, via San Dionigi e via Chiaravalle.
Percorsi «veloci» - Bisogna «realizzare delle direttrici radiali dalla periferia al centro seguendo la fisiologica conformazione della città», spiega Valerio Montieri. Partendo da una considerazione: la bicicletta non deve servire a fare passeggiate ma spostamenti «veloci» di collegamento da casa all’ufficio o alla scuola. La larghezza per ogni senso di marcia dovrebbe essere almeno di un paio di metri. Presto si potrà viaggiare - solo in alcune vie - in entrambi i sensi di marcia su strade dove c’è il senso unico per le auto.
1300 posti bici - Tanti saranno a fine anno gli agganci per le biciclette, soprattutto vicino alle stazioni, fermate dei mezzi e alle scuole.

I primi 260 sono stati installati in piazzale Dateo.
BikeMi - Le stazioni sono 130 con 1800 biciclette in circolazione. L’obiettivo è di arrivare a 200 entro l’anno. Gli utilizzatori sono stati oltre due milioni e seicentomila.

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