Boxe, un palazzetto pieno e il titolo resta a Segrate

Dieci riprese per mantenere il titolo di campione italiano dei pesi superleggeri. Renato De Donato, 26 anni ha battuto Alfredo Di Feto, parmense classe '81 in una serata emozionate, in un affollata riunione di boxe comne a Milano accadeva negli anni passati.
Il titolo resta a Milano quindi ma non è stata una vittoria facile. L'incontro in programma al palasport di Segrate venerdì sera ha emozionato un pubblico entusiasta che ha fatto il tutto esaurito e ha seguito con il fiato sospeso una sfida a tratti incerta. In un angolo un ragazzo milanese che ha saputo dimostrare di essere un vero campione, nell'altro un avversario che è partito all'attacco ma ha perso ai punti senza disonore. Il primo veloce di pugni e di gambe ha ballato intorno al secondo per tutte le dieci riprese, riuscendo a non farsi mettere all'angolo da Di Feto.
Lo sfidante tagliava il ring con la perseveranza di un mastino per ridurre le distanze e far valere la maggiore potenza dei pugni, ma De Donato è riuscito a danzargli intorno senza farsi schiacciare. Ha saputo gestire l'incontro e studiare i movimenti e i tempi del suo avversario. E in più di un'occasione ha colpito duro tra le incitazioni di un pubblico più carico a ogni gong. Nel complesso un incontro che ha ripagato i presenti e che ha anche dato occasione per più di un gesto di fair play da parte dei due pugili. Lo stesso De Donato ha chiamato l'applauso per Di Feto dopo la lettura del verdetto dei giudici. E sul ring non si erano certo risparmiati.
Un incontro da grande boxe soprattutto rispetto a quelli di contorno che anche per la breve durata non hanno riscosso grandi entusiasmi: Riccardo Pintaudi, classe 1983, ha letteralmente fatto a pezzi in poche riprese il serbo Zoran Didanovic, classe 1972. L'incontro si è comunque concluso in breve con la vittoria del primo perché l'altro sanguinava dagli zigomi e dalla testa per le sventole che aveva ricevuto. Non a caso lo chiamano «Pimienta» da quando un avversario portoghese lo accusò di aver cosparso i guantoni di pepe tanto pizzicavano i suoi colpi.
L'altro giovane campione italiano della serata, Andrea Scarpa ha confermato il titolo nazionale dei pesi superpiuma vincendo in un paio di round sul suo avversario serbo Istvan Petrovics. Lo sfidante è crollato a terra sotto i colpi di Scarpa senza riuscire mai ad opporre una vera e propria resistenza.

Prima ancora invece in tre match dilettantistici gli atleti in campo hanno dato vita a degli scontri molto vivaci che avevano avviato la serata con una certa energia. La stessa che alla fine è esplosa moltiplicata per mille per festeggiare il campione italiano confermato.

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