Bracciate e snorkeling. A San Cristoforo un "lago" balneabile

In zona Lorenteggio verrà creata un'oasi Sala: «Lo sviluppo non è soltanto cemento»

Bracciate e snorkeling. A San Cristoforo un "lago" balneabile

Galoppare lungo le sponde del Naviglio, «nuotare all'aperto per chilometri», osservare specie di uccelli migratori, «fare snorkeling per osservare l'ecosistema subacqueo». Sembra un'altra città. É invece il futuro dello scalo San Cristoforo, raccontato secondo il progetto di Oma e Laboratorio Permanente (rappresentati rispettivamente da Ippolito Pestellini Laparelli e Nicola Russi) vincitore del concorso di sviluppo di questa e dell'ex aree ferroviaria Farini. «Risponderemo al sogno dei milanesi di rendere i Navigli balneabili, progettando da zero una grande vasca di depurazione e rendendo possibile il nuoto in una grande porzione» raccontano. Sarà una sorta di grande bacino. «Le acque che corrono nel sottosuolo in tutta la città, a San Cristoforo riaffiorano dai Navigli. Intercetteremo più acque possibili costruendo una grande vasca di fitodepurazione» svelano, poi da questa sorta di lago artificiale l'acqua scorrerà verso la pianura agricola del parco sud. É un sistema utilizzato «in varie città all'estero, in Svizzera o in Germania».

L'ex scalo di San Cristoforo sarà un grande parco, un'oasi, il Comune ha negato nuove volumetrie su quell'area. É prevista una «Collina dei Loisir», una collina costruita con materiali d riporto per proteggere le abitazioni dal rumore dei treni e destinata ad ospitare attività sportive, compreso il maneggio dei cavalli, sarà un punto panoramico sullo skyline. Direttamente connessa al parco Sud e alla stazione, l'alzaia del mercato ospiterà eventi, mercati all'aperto, spettacoli. E un'ampia tettoia proteggerà i servizi della piscina e segnalerà i punti di accesso all'area balneabile. E prenderà finalmente forma la stazione incompiuta di Aldo Rossi, con un ambiente protetto dal sole e dagli insetti, una grande «stanza all'aperto» a disposizione del parco.

Soddisfatto del mix Farini-San Cristoforo l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran che ringrazia anche il consiglio comunale «per tre motivi: nell'accordo di programma scali sono stati previsti 1000 alloggi a prezzi convenzionati dentro scalo Farini che sono ora particolarmente importanti perché la città ne ha grandemente bisogno. Il 65% dello scalo sarà a verde e questo è un tassello fondamentale del grande percorso verde che deve connettere Stazione Centrale e Biblioteca degli alberi fino a Bovisa e Mind Expo. Terzo, il masterplan di Farini sceglie volutamente un modello di citta compatta anziché edifici iconici molto alti. Sceglie di fare quartiere integrandosi con Maciachini e via Valtellina». Tre questioni «non scontate ma frutto dell'accordo approvato in aula con soli 3 voti contrari».

E il sindaco Beppe Sala sottolinea che «investimento immobiliare non vuol dire solo cemento, i progetti sugli ex scali si basano su sostenibilità e acqua. Non avendo l'angoscia di dimostrare che siamo bravi dobbiamo avere l'ossessione di andare oltre, di sperimentare nuove vie»

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