Braccio di ferro su Pedrazzini Ora gli equilibri da ridisegnare

Tanto tuonò, ma piovve poco. Una prova di forza andata avanti fino a notte quella tra i consiglieri regionali del Pdl. Un chiarimento che ha visto lo schieramento compatto degli undici (su un totale di 19) che chiedevano al vice governatore Mario Mantovani di superare la guida a due finora nelle mani del capogruppo Mauro Parolini (di area ciellina) e di Claudio Pedrazzini, il co-capogruppo di fede mantovaniana. Una conta risultato del nuovo asse tra i sette formigoniani e i quattro consiglieri che fanno capo alla componente frondista guidata dal coordinatore cittadino del Pdl Giulio Gallera e dal «socialista» Alessandro Colucci che hanno chiesto con forza di entrare nella stanza dei bottoni alla guida del gruppo. Ma i numeri erano così stretti che la trattativa si è indirizzata verso un tentativo di mediazione che veda la conferma di Parolini a capogruppo, la collocazione di Pedrazzini a vice capogruppo vicario e l'ingresso del lecchese Mauro Piazza nell'altra posizione di vice. Una soluzione invocata per salvaguardato l'unità, soprattutto dopo che Mantovani ha ricordato il suo lavoro in giunta in difesa del partito e soprattutto la necessità di fare argine di fronte a una Lega che potrebbe minacciare il Pdl.


Sul territorio, intanto, i consiglieri di zona Federico Illuzzi e Filippo Iarach hanno raccolto le firme di molti colleghi (una quarantina su 68) sotto un documento che chiede di organizzare un incontro con tutti gli eletti della Lombardia per discutere la situazione del Pdl e chiedere «un cambiamento generazionale».

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