BreBeMi incassa il «sì» della commissione Bilancio della Camera. Ventiquattrore dopo la bocciatura della commissione Lavori pubblici del Senato che, attenzione, non è però una valutazione vincolante. Parere favorevole, dunque, alla direttissima Brescia-Bergamo-Milano poiché ci sono «tutte le condizioni perché il governo vada avanti, proseguendo con determinazione il buon lavoro sulle grandi infrastrutture sin qui avviato», fa sapere Antonio Misiani (Ulivo).
Ma il relatore alla Bilancio invita pure a «scrivere la parola fine su questa vicenda dove ci sono state fin troppe strumentalizzazioni». Annotazione che riconferma quanto sostenuto da Roberto Formigoni sia sul parere critico della commissione Lavori pubblici del Senato - «irrituale, perché espresso con formulazione che non esprime un giudizio bensì ipotesi fumose di procedure da espletare» - sia - sostiene sempre il governatore - sulla «lesività» delle «cose dette in quella commissione» rispetto «allattività di Infrastrutture lombarde». Accuse (false) di «illegittimità e di illegalità avventatamente espresse ieri da alcuni esponenti dellestrema sinistra», aggiunge lassessore lombardo Raffaele Cattaneo: «Si sbaglia chi crede di farci paura sventolando infondante accuse che mettono in dubbio la legalità e la correttezza dei comportamenti. Noi non siamo disposti ad accettare lezioni da questi piccoli figli di Stalin».
E mentre lad di Cal, Antonio Rognoni dimostra, calcolatrice alla mano, che contrariamente a quanto sostenuto dalla commissione senatoriale non si è superato il limite del 50 per cento dellaumento dei costi dopera e la regolarità delle procedure di gara, anche la società BreBeMi prova che quel giudizio «critico» e «non vincolante» è basato «su dati errati e non corrispondenti al piano economico-finanziario, che sono di pubblico dominio». «Dati errati» alla base di un «voto irresponsabile» dei senatori della sinistra radicale che, il comitato pro-BreBeMi, invita «a transitare in autostrada di lunedì da Brescia a Milano e il venerdì da Milano verso Brescia».
Invito che il presidente della Regione Lombardia completa con un plauso al ministro Antonio Di Pietro che «ben ha fatto a confermare la sua intenzione di firmare quanto prima la convenzione. Mi aspetto che lo stesso faccia anche il ministro Tommaso Padoa-Schioppa».
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