Da Broadway gli strilloni del supermusical Disney

Debutta domenica l'atteso spettacolo campione d'incassi tratto dall'omonimo film

Un passo alla volta, Broadway si avvicina a Milano: metaforicamente e scenograficamente. Ad esempio, dall'1 novembre al 27 dicembre al Teatro Nazionale (ore 20.45, sabato anche ore 15.30, domenica ore 15.30 e 19.30, ingresso 60-17 euro, info 02.00.64.08.88) i milanesi appassionati di musical potranno viaggiare nel tempo e nello spazio, catapultandosi a Manhattan, New York, nel 1899. Nell'anno esatto in cui, qui in città, nasceva il Milan dall'altra parte dell'oceano uno sciopero di strilloni – i «news boys» che gridavano i titoli dei quotidiani – inscenavano uno storico sciopero per le strade della Grande Mela. Gli editori avevano alzato i prezzi dei quotidiani, ma le paghe per i ragazzi restavano da fame. Finché uno strillone col piglio del leader, tale Jack Kelly, decise che era giunto il momento di urlare non per un titolo da nove colonne, ma per i propri diritti. É questa la storia – molto americana ma, come vedremo, molto attuale – di «Newsies», il musical targato Disney vincitore di due Tony Award, con 1.005 rappresentazioni dal debutto nel 2012 che, per la prima volta, esordisce fuori dagli Usa grazie alla collaborazione di Disney Theatrical con Bugs Live. Storia bizzarra, quella di «Newsies»: fu un film flop nel 1992, si reincarnò in musical teatrale facendo il botto. Titolo stagionale a lunga tenitura del Nazionale, 34 perfomers in scena, orchestra dal vivo di 11 elementi, coreografie inedite firmate da Gillian Bruce, regia di uno specialista del musical (nonché fan dell'opera in questione) Federico Bellone, musiche di Alan Menken già autore di hit come «La Bella e la Bestia» e «Aladdin», liriche del vulcanico arttore, sceneggiatore e produttore Harvey Fierstein tradotte in italiano da Franco Travaglio, «Newsies» è una scommessa coraggiosa che lo stesso regista Bellone ammette: «É giusto investire su titoli nuovi». Sottinteso: non si può sempre lisciare il pelo al pubblico proponendo musical con brani celebri a far da effetto juke box, come «Priscilla» o «Mamma Mia!». Protagonista nel ruolo dello strillone Jack Kelly è Flavio Gismondi, giovane talentuoso performer romano (adottato da Milano) che per le due stagioni scorse ha raccolto applausi e critiche entusiaste nel ruolo del timido studente Moritz Steifel nel rock musical Spring Awakening: «Non ho il piglio del leader – spiega divertito Gismondi – ma il personaggio di Kelly è di quelli che conquista. Anche se è faticoso, nonostante sia uno dei pochi che non danza in scena. La storia di 'Newsies', poi, è attualissima: anche oggi molti giovani non trovano spazio, vengono sottopagati e si devono sentir dire che sono già fortunati a lavorare. Accade in ogni campo professionale. Eppure, ogni tanto serve alzare la voce e opporre qualche no. Come fecero gli strilloni di New York».

Flavio Gismondi sembra abbonato alle storie del passato: a «Spring Awakening», ambientato in una scuola oppressiva di inizio '900 e allo sciopero di fine '800 di «Newsies» va aggiunta anche la sua partecipazione a «Sunset Boulevard» versione musical: «Il mio musical preferito – spiega Gismondi - Effettivamente da un po' di tempo recito con braghe e bretelle, ho preso la laurea di personaggio a cavallo tra fine '800 e prima metà del '900».

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