Stefano Buffagni, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione. I sondaggi sulle Comunali 2016 oggi danno un quarto dei milanesi incerto, il 27% voterebbe un sindaco di centrodestra, il 25% il centrosinistra ma un buon 23% è diviso tra M5S e liste civiche. Se lo aspettava?
«Potendo giudicare la nostra attività concreta in Comune, Regione e al Parlamento, forse i cittadini iniziano a rendersi conto che siamo un'alternativa credibile».
Sceglierete ancora il vostro sindaco con curriculum degli attivisti e primarie on line?
«Questa volta ci sarà una votazione fisica. Il nostro consigliere uscente in Comune, Mattia Calise, che ha svolto un ottimo lavoro ma ha deciso di non ricandidarsi, ha comunicato oggi (ieri, ndr.) le scadenze. Lunedì prossimo ci sarà la presentazione pubblica dei candidati a portavoce: 8 o 9 attivisti selezionati dalle varie zone per come si sono distinti sul territorio. Domenica 8 ci sarà l'election day, potranno votare al seggio tutti gli iscritti al blog di Beppe Grillo certificati e residenti a Milano».
Il leader della Lega Matteo Salvini commentano i dati in caduta del Pd ha azzardato che «forse al secondo turno ci andremo con i grillini». Non avreste più chance con un nome già noto? Tempo fa è circolato quello di Vago.
«Su Gianluca Vago c'è stata una speculazione giornalistica. Ma per restare sull'esempio, ha un profilo credibile perchè è rettore della Statale, ma non è notissimo ai milanesi. Anche Buffagni, Calise, nostri esponenti nazionali come Di Battista o Di Maio, chi erano prima di candidarsi come Cittadini 5 Stelle? Si entra nelle istituzioni, si cerca di fare l'interesse della collettività, e poi si diventa anche noti alla gente. Il nostro candidato sarà una persona del territorio che avrà tutto il tempo per farsi conoscere, conta più il programma del nome importante».
Se lancerete il nome l'8 novembre, almeno su questo batterete senz'altro Pd e centrodestra.
«Da mesi si perdono nel gioco dei totonomi, a cui non partecipiamo, perdendo di vista i contenuti. Il nostro sindaco inizierà subito a fare incontri, si farà conoscere in rete e penso in tv, e parlerà di proposte su mobilità sostenibile, sviluppo».
Che voto dà a Pisapia?
«Non mi piace giudicare, ma saranno i cittadini alle votazioni a decretare che non ha fatto nulla di innovativo, si è limitato a vendere iniziative partite con le vecchie amministrazioni i e che fino al giorno prima la sinistra aveva criticato. Non c'è stata la rivoluzione annunciata, ha dimostrato di essere in balia dei partiti e ha cambiato più assessori che altro. Noi siamo indipendenti e vogliamo staccare completamente rispetto al passato. Vogliamo una città più a misura d'uomo».
E senza le nuove metropolitane? I 5 Stelle sono saliti sugli alberi per bloccare i cantieri della M4.
«Siamo favorevolissimi alle opere e allo sviluppo, ma senza devastare l'ambiente. Sì al metrò ma difendendo anche agli alberi, perchè accontentarsi se si può ancora modificare il progetto».
É diventato capogruppo in Regione venerdì scorso. Non la vedremo nelle liste di Palazzo Marino?
«Abbiamo delle regole e le rispettiamo, io sono stato eletto in Regione e finirò il mandato. Abbiamo tanti bravi attivisti su Milano».
Exposcettici fino alla fine?
«Diserteremo anche la cerimonia di chiusura.
E quando finalmente finirà la bagarre mediatica su “quanta gente c'è e quanto è bello“ vedremo se i numeri millantati dal commissario Sala tornano rispetto alle entrate previste come obiettivo minimo. La gente è entrata con biglietti da 5 euro o scontati, lo Stato dovrà coprirà le perdite. E abbiamo perso mesi utili per discutere sul post Expo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.