Cronaca locale

Cade dal settimo piano Bimbo di 4 anni salvato da una tettoia

Il piccolo è stato soccorso in gravi condizioni al Niguarda, ma non è in pericolo di vita

Cade dal settimo piano Bimbo di 4 anni salvato da una tettoia

Un volo da altezza spaventosa, dal settimo piano di un palazzo. E il miracolo di una tettoia che attutisce la caduta. Ha rischiato la vita un bambino di quattro anni che ieri è precipitato dal balconcino di casa sua al civico 6 di via Innocenzo Isimbardi, in zona Barona. Il piccolo è stato portato in codice rosso all'ospedale Niguarda, come comunica l'Agenzia regionale emergenza urgenza.

L'incidente è successo ieri intorno alle 10. Il piccolo si è sporto troppo oltre il balcone ed è caduto dal suo appartamento nel cortile interno dello stabile. Sul posto sono intervenuti oltre all'ambulanza, anche l'automedica e le forze dell'ordine. Le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti sono affidate alla polizia. Il bambino è stato trovato dai soccorritori del 118 in gravi condizioni, anche se era cosciente. È figlio di una coppia di filippini e la casa da cui è precipitato è quella in cui abita con la propria famiglia.

Nel pomeriggio le condizioni del bimbo sono migliorate. Tanto che già ieri i medici pensavano di dimetterlo. Nonostante il volo dal settimo piano e grazie all'atterraggio sulla tettoia del cortile infatti non ha riportato lesioni che lo mettessero in pericolo di vita. La struttura che ha attutito il colpo, costruita dal condominio come riparo dell'ingresso dal cortile, è fatta di plastica ondulata e legno compensato. Dopo aver sbattuto sulla tettoia, il piccolo è rimbalzato ed è finito su alcuni cespugli. Se fosse caduto a terra, probabilmente sarebbe morto sul colpo. Invece non ha mai perso conoscenza ed è fuori pericolo.

«Non avremmo mai voluto leggere - dichiara il capogruppo di Fdi-An in Regione Riccardo De Corato - della tragedia in cui un bambino di quattro anni è stato ricoverato in gravi condizioni in ospedale dopo essere caduto da un edificio in via Isimbardi». Chi è intervenuto, continua De Corato, ha constatato «come ben sanno i residenti nella zona di via Isimbardi (Zona 5) la situazione di degrado, fatiscenza e precarietà di un intero stabile dove da tempo ci sono occupanti abusivi. A ridosso dei Navigli - conclude il capogruppo - abbiamo insomma un palazzo preda dell'illegalità, risultato di anni durante i quali decine di migliaia di migranti sono passati e finiti non si sa dove, che per l'80 per cento non hanno diritto all'asilo.

Sottovalutare i problemi derivanti dalla mancata sicurezza, accettare supinamente l'invasione di richiedenti asilo, tollerare che le case Aler e di altro genere siano piene di abusivi porta esattamente a questo».

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