Daje a Roma. Come se prima che Ignazio Marino rassegnasse le dimissioni da sindaco non fosse stata governata dagli stessi partiti che siedono a Palazzo Marino. La campagna elettorale qui è iniziata all'insegna degli slogan anti-capitale. Operazione facile-facile in questi giorni, ma tant'è, Pisapia e soci stanno già marcando il buongoverno «arancione» contro i disastri del Campidoglio. «Io la carta di credito del Comune non l'ho mai voluta» puntualizzava ieri su Repubblica Giuliano Pisapia. Nello scandalo degli scontrini di Marino non sarebbe mai incappato. E la Corte dei Conti ora aprirà un fascicolo anche sulle spese di Renzi quand'era sindaco di Firenze. Doppio smacco. Sempre ieri l'assessore al Bilancio Francesca Balzani, indicata dal sindaco al premier come papabile erede a Palazzo Marino, ha dato una lezione non solo a Roma, ma anche alla Firenze governata fino al proprio dal sindaco Matteo Renzi fino al 2014, sulla capacità milanese di recuperare l'evasione se ci si impegna, anche dedicando all'operazione con un gruppo ristretto di tecnici e dirigenti.
Il Comune, ha riferito ieri l'assessore in una Commissione convocata sul tema, è in cima alla classifica nazionale nella caccia ai furbetti. Il governo Monti aveva introdotto un superbonus rivolto agli enti che dopo accurate investigazioni segnalano probabili evasori fiscali all'Agenzia delle Entrate. Se gli «007» dei Comuni hanno ragiona e vengono recuperate le somme, gli incassi vanno alle amministrazioni. Nel 2015 Milano potrà mettere a Bilancio (grazie agli accertamenti del 2014) un pacchetto di 2 milioni 138mila euro, più del quadruplo di Roma che si ferma a 478mila euro, il doppio di Torino e Genova e addirittura 15 volte Firenze che nella caccia all'evasore si è impegnata poco e metterà in cassa solo 139mila euro. Il Comune ha stretto un accordo con Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate nel novembre 2011, da allora grazie a 2.077 segnalazioni (1993 delle quali prese effettivamente in carico perchè sono risultate concrete) ha potuto incassare 4,6 milioni, più della metà nell'ultimo anno. Sotto esame, come ha spiegato il direttore centrale del settore Entrate, Silvia Brandodoro, ci sono le incoerenze tra tenore di vita e reddito dichiarato chiedendo servizi comunali, licenze commerciali, dalla scrematura di almeno 2mila targhe riferite a persone iscritti all'Albo dei residenti all'estero, ma che avevano chiesto il pass della sosta o l'accesso ad Area C come residenti, l'anno scorso sono emersi 52 evasori fiscali». E sono 5 le segnalazioni, per un giro di affari totale di 100 milioni, su operazioni sospette di riciclaggio e finanziamento a mafia e terrorismo.
A marcare il distacco Milano-Roma, e le qualità del candidato sindaco che piace a Renzi, il commissario Expo
Giuseppe Sala , è stato invece oero il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone: « A Roma purtroppo non ho un Sala con cui interloquire, questo mi manca moltissimo. Gli enti sono elefantiaci, non si capisce con chi parlare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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