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La carta d'identità alimentare che svela le allergie

Il documento digitale si può condividere con il ristoratore di fiducia o con il luogo di vacanza

La carta d'identità alimentare che svela le allergie

È stata lanciata ieri la Carta d'Identità Alimentare: la rivoluzione digitale (gratuita) dedicata a chi mangia fuori casa. È il primo documento digitale che racchiude lo stile alimentare di ogni persona, dalle scelte etico religiose alle intolleranze passando per i semplici gusti e preferenze a tavola. Un documento che si può scaricare con un'app sul proprio smartphone, ma anche condividere con il proprio ristorante preferito o con la struttura dove si passeranno le vacanze.

Secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute i celiaci certificati in Lombardia nel 2017 sono 36.529, mentre nella classifica italiana delle regioni con il più alto numero di casi di allergie alimentari la Lombardia e la Valle d'Aosta sono al primo posto con il 12,6 per cento della popolazione. In Italia la difficoltà a digerire il lattosio interessa circa il 40-50 per cento della popolazione. Nella prima ora di rilascio dalla piattaforma, su 1000 persone che si sono registrate sul sito MyCIA il 15 per cento si è detto intollerante al lattosio.

Al cuore di MyCIA un database, sviluppato dai migliori nutrizionisti italiani, di migliaia di alimenti categorizzati per gusto, allergie e regimi alimentari, incrociato da un algoritmo che abbina le propri preferenze, descrivendo piatto per piatto il livello di compatibilità dei menù di ogni ristorante. Il documento scatta una fotografia dello stile alimentare dell'utente che lo compila: intolleranze, allergie ma anche semplici preferenze o non preferenze rispetto a prodotti, materie prime o ingredienti che non si vogliono o possono mangiare. Il progetto nasce per semplificare la vita, migliorandola, di tutte le persone che hanno uno stile alimentare ben preciso (vegani, crudisti, intolleranti, celiaci) ma anche semplici preferenze nella scelta degli alimenti da ordinare quando si mangia fuori casa. Un'abitudine sempre più frequente: il 60 per cento degli italiani mangia al ristorante almeno 6 volte in un mese.

Come si fa ad ottenere il proprio documento? Registrandosi al sito sarà possibile compilare la propria Carta d'Identità Alimentare (www.cartaidentitalimentare.com/iscrizione-utente), che si potrà ricevere via email in formato Pdf. Basta rispondere a poche domande su gusti ed esigenze in fatto di cibo. Il risultato è un prolo, completo di tutte le informazioni sul proprio stile alimentare (gusti, regimi, allergie e intolleranze). Dopo aver creato il proprio account, si riempono i campi «Stile Alimentare» (ovvero «Alimenti che non gradisci», «Allergie diagnosticate», «Cibi che ti appesantiscono/digerisci con difficoltà», «Diagnosi di un medico»). Tutti i dati personali sono protetti e non divulgati a terzi. Una volta creato il prolo, si può accedere alla mappa dei ristoranti.

Per Pietro Ruffoni ideatore del progetto e CEO di HealthyFood, «se è vero che sono sempre di più gli Italiani che mangiano fuori casa e che cresce l'attenzione dei consumatori verso l'healthy food è altrettanto vero che è sempre più difficile

conciliare le esigenze alimentari di tutti, quando si esce a cena. Vogliamo rispondere ad un bisogno crescente con un servizio che è solo il primo passo verso la creazione di un grande network digitale delle esigenze alimentari».

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