Case Aler, bottiglia incendiaria contro l'inquilino modello

Due persone intossicate forse vittime del racket Benelli: «Fatto gravissimo»

Una bottiglia incendiaria, una porta danneggiata e due persone intossicate. Ha tutta l'aria di un atto di ritorsione quello denunciato dall'assessore alla Casa Daniela Benelli, «un fatto gravissimo». Spiega Benelli, che ha espresso alle vittime la solidarietà della giunta per l'episodio avvenuto nella notte tra giovedì e ieri: «Un inquilino delle case popolari di via Alex Visconti (al Gallaratese, ndr) è stato vittima di un atto di ritorsione e violenza. Una bottiglia di benzina è stata fatta esplodere davanti alla porta del suo appartamento alle 4 del mattino, danneggiando le parti comuni e causando l'intossicazione dell'inquilino e di sua moglie». Si tratta di due pensionati, l'uomo è stato portato in codice verde al Sacco. Il movente? «Il cittadino - continua l'assessore - ha più volte collaborato per segnalare situazioni di illegalità e disagio nel quartiere. È un cittadino esemplare, con un senso del dovere e di civiltà che ha manifestato anche in questa occasione, declinando la nostra offerta di spostarsi in un altro alloggio e dimostrando così di non volersi piegare al ricatto. Con il Gruppo tutela del patrimonio e le forze dell'ordine - conclude Benelli - stiamo monitorando la situazione, che è ben nota, per individuare i responsabili e procedere contro di loro». Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia, attacca: «Pochi giorni fa la giunta Pisapia ha vantato i successi nella gestione dei quartieri di edilizia pubblica anche in termini di sicurezza. Ora un cittadino che ha denunciato illegalità e degrado viene punito dal racket con una bomba davanti alla porta di casa. L'assessore alla Casa spera di coprire le responsabilità politiche e gestionali di questa giunta». Metropolitana milanese è subito intervenuta. La porta danneggiata è stata sostituita, l'impianto elettrico del pianerottolo verrà sistemate lunedì.

I carabinieri della stazione di Porta Magenta hanno fatto i rilievi e le indagini sulla natura dell'incendio sono in corso. L'ipotesi è appunto che sia doloso e che sia stato usato un liquido infiammabile. Le verifiche riguardano anche le persone che hanno accesso al palazzo, ma non ci sono telecamere. CBas

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