Case, un piccolo boom Il costo della vita cala e la gente torna in città

Case, un piccolo boom Il costo della vita cala e la gente torna in città

C'è qualche segno di ripresa per il mercato immobiliare milanese. Debole, ma c'è. Nel capoluogo lombardo si è registrata una crescita dello 0,1% delle compravendite nei primi nove mesi del 2013, contro un crollo del 9,7% a livello nazionale. In particolare nell'ultimo trimestre per cui sono disponibili i dati, il terzo, a Milano il dato è cresciuto del 9,4%. Un piccolo boom dovuto soprattutto al calo del costo delle case che ha interessato tutte le zone, dal centro alla periferia. «Un dato importantissimo – ha commentato Marco Dettori, presidente Osmi borsa immobiliare – e reso possibile proprio dall'abbassamento dei prezzi». I dati diffusi dalla Camera di commercio hanno anche evidenziato come negli ultimi 6 mesi sia proprio nel cuore della città che si sono rilevate le diminuzioni di prezzo più significative: -4,1% per la zona Vittorio Emanuele-San Babila, -3,8% Diaz-Duomo-Scala e -2,8% Repubblica-Porta Nuova. Ma anche nei quartieri più lontani non è andata meglio: per l'area navigli-Cassala -3% e per Decentramento Accursio -4,5%. In prossimità della cerchia dei bastioni invece c'è stato anche qualche segno più: nell'area Solferino-Garibaldi con un +1,9%, quella Gioia-Baiamonti +3,9% e Sarpi-Procaccini +2,1%. Una situazione molto positiva rispetto ai dati nazionali, ma anche della provincia: «Fuori Milano la crisi è più grave perché si è costruito troppo negli anni scorsi, anche perché i Comuni hanno abusato degli oneri di urbanizzazione per fare cassa – afferma Dettori – oggi con la crisi, queste zone pagano il prezzo di queste politiche anche perché si sta affermando la tendenza a tornare in città».
Dopo anni in cui si scappava nella villetta fuori dalla caotica e costosa metropoli, adesso si torna indietro anche grazie all'abbassamento dei prezzi: «Ci sono parti della città come quella di nord ovest – constata Dettori – in cui si trovano richieste al metro molto basse anche perché c'è una quantità di prodotto elevata, ma è probabile che la stagnazione passerà perché sarà una delle zone più infrastrutturate».
Comunque sembra che sia cambiata l'aria, anche se rispetto a 5 anni fa ci sono stati crolli dei prezzi che vanno dal -25% nell'area Gallaratese-Trenno, al -1,2% di Missori-Santa Sofia: «Il sentiment è cambiato e ci aspettiamo un quarto trimestre 2013 positivo - afferma Vincenzo Albanese, presidente Fimaa – e dovrebbe essere una tendenza che vedremo anche nel resto del Paese perché di solito Milano anticipa di un anno i cambiamenti economici nazionali».


Invece è crisi nera nel mercato degli esercizi commerciali: «Il 2013 è stato un disastro – dice Claudio Lossa, presidente del comitato prezzi di Osmi borsa immobiliare – perché sta morendo definitivamente il commercio di vicinato mangiato dalla grande distribuzione, reggono in pochissimi e soprattutto nelle zone centrali o vicine a grandi concentrazioni di traffico pedonale, non a caso le buonuscite milionarie ormai si vedono solo nel Quadrilatero». Anche gli affitti proseguono nella discesa ripida: negli ultimi 6 mesi sono crollati del 2,9%, del 6,6% sull'anno e quasi di un quarto nell'ultimo quinquennio.

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