Case popolari, 40 milioni di bollettini non pagati

Comune e Mm fanno scattare un piano di lotta all'evasione per incassare

Mancano all'appello 40 milioni di euro. É il «monte crediti» che il Comune ha maturato nei confronti degli inquilini delle case popolari milanesi gestite da Aler. E la giunta ieri ha votato un piano di recupero per riportare nelle casse pubbliche buona parte di quella morosità a volte incolpevole (se si tratta di famiglie che volevano pagare la rata dell'affitto o la bolletta dell'acqua ma si sono trovare senza lavoro o in situazioni di emergenza, e per loro ci sarà un trattamento agevolato) ma molto spesso senza una dura lotta all'evasione la situazione continuerà a protrarsi identica negli anni. Comune e Mm firmeranno una nuova convenzione con Mm per la morosità pregressa su acqua, canoni e spese varie. L'accordo al centro della delibera votata ieri mattina punta a migliorare l'attività di recupero delle quote dovute nell'ambito del Servizio Idrico Integrato e, per gli inquilini delle case di proprietà del Comune, anche per le bollette relative a canoni di locazione e spese accessorie. L'accordo prevede anche l'attivazione di iniziative specifiche che tengano conto delle condizioni di particole disagio. Palazzo Marino fa sapere che la convenzione durerà 5 anni. Ad occuparsi delle operazioni di bollettazione, conguaglio e sollecito sarà ancora Mm, e l'azienda «continuerà a farsi parte attiva per concordare con gli inquilini morosi incolpevoli appositi piani di rientro sostenibili per le famiglie». L'amministrazione «metterà a disposizione la struttura e i sistemi operativi della Direzione Entrate e Lotta all'Evasione: un impegno che per il Comune non comporterà costi aggiuntivi e che eviterà a Mm affidamenti esterni». Gli enti condivideranno ogni mese dati e attività svolte e questo dovrebbe agevolarli nella rendicontazione esatta delle posizioni debitorie da avviare alla riscossione. L'assessore al Bilancio Roberto Tasca e quello alla Casa Gabriele Rabaiotti spiegano che «l'attenzione verso le periferie e la loro riqualificazione non deve confliggere con il principio della legalità. Lo stesso che ci spinge a rafforzare l'azione di recupero delle morosità, nel rispetto delle regole e con la massima sensibilità nel valutare le situazioni di reale indigenza. Stiamo valutando anche altri provvedimenti volti ad andare incontro al cittadino moroso, proponendo piani di rateizzazione volontaria per i debiti non ancora oggetto di recupero coattivo. Questo nell'ottica di conciliare con equità il doveroso obbligo di pagamento dei servizi e le oggettive difficoltà di molte famiglie indigenti».

L'assessore Rabaiotti ieri ha incontrato anche una delegazione di docenti e genitori per spiegare

che i lavori di bonifica dall'amianto nella scuola primaria Bottego di via San Mamete 11 (quartiere Adriano) inizieranno lunedì e dureranno due mesi, ma l'apertura delle classi a settembre sarà in ogni caso assicurata.

ChiCa

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