Dopo il caso di via San Gregorio, ecco un'altra bizzarria del traffico

La «zebra fantasy», o fantasia della zebra, diventa virale. Dopo l'episodio delle strisce pedonali disegnate nei pressi di via San Gregorio attorno al profilo di una macchina parcheggiata, e rimaste tali dopo che la macchina se n'è andata, ora spunta il caso di viale Romagna, segnalato con un'interrogazione all'assessore competente, Pierfrancesco Maran, da Marco Cagnolati, consigliere di Zona 3 in Forza Italia. «Dopo aver terminato i lavori per la pista ciclabile - dice Cagnolati - sono spuntati due paletti che dovrebbero indicare un attraversamento pedonale. Cosa impossibile perché dall'altra parte della strada c'è un passo carraio».

Cosa sta succedendo ai lavori della viabilità milanese? Ci troveremo strisce pedonali e piste ciclabili davanti agli scivoli dei garage di casa, in modo che quando portiamo giù la macchina dobbiamo dare precedenza a pedoni e biciclette? Sempre in viale Romagna sono state disegnate ben due «zebre», distanti l'una dall'altra a meno dei venti metri previsti. «Che il Comune abbia sempre dato segnali contro la viabilità a quattro ruote è cosa nota - dice Cagnolati - ma siamo al ridicolo. Due strisce pedonali ravvicinate e i paletti più in là stanno a dire che continua l'eliminazione dei posti macchina».

Strategia anti automobile, interventi lasciati al caso, ignoranza delle imprese a cui i lavori vengono appaltati, arbitrio di operai che non sanno cosa sia una città? Si possono fare molte ipotesi sul disegno selvaggio di

piste ciclabili e strisce pedonali, fatto sta che il cittadino non è proprio soddisfatto di sentirsi una zebra-zerbino, dove tutti fanno i loro comodi coi piedi, pedoni e ciclisti, e gli automobilisti hanno sempre torto.

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