C'è Roberto Cavalli che porta in passerella la sua Ferrari Daytona degli anni '70, c'è Giorgio Armani che fa la foto di rito con la nuova star di Hollywood Chris Pine, il mitico Steven Tyler (quasi irriconoscibile, con baffoni e capelli lunghi), che fa la spola fra un evento e l'altro. Ci sono le passerelle dei big con le nuove collezioni maschili per la prossima estate.
Ci sono gli ospiti vip, i party, gli ingorghi. E poi ci sono i giovani. Anche a questo giro di Milano Moda Uomo (che si è chiusa ieri dopo 4 giorni, 44 sfilate e 26 presentazioni) non sono mancati i nuovi nomi, alcuni di loro arruolati come direttori creativi da aziende e griffe.
Due debutti eccellenti: Andrea Incontri, presentato ufficialmente sulla prima passerella maschile di casa Tod's, e Andrea Pompilio che ha esordito come direttore creativo di Canali.
E ancora: Fiona Cibani da Ports, Giancarlo Petriglia da Piquadro, e Mauro Grifoni che nella sua boutique di Santo Spirito ha presentato alcuni esordienti, come il 18enne Nicolò Beretta con il suo brand Giannico e le sue nuove scarpe scultoree d'avanguardia.
Finalmente in Italia le griffe iniziano a puntare sui nuovi nomi, ma c'è anche chi il grande passo lo fa da solo, e sono tutti giovanissimi.
Il tedesco Tillmann Lauterbach, che a Palazzo Bovara ha fatto sfilare molte idee nuove, tutte variazioni sul tema della follia (come una camicia di forza reinterpretata). Christian Pellizzari, che ha esordito al Teatro Armani con la sua prima collezione, un classico rivisitato attraverso stampe «strong». Il coreano D. Gank, ieri al debutto con una sfilata in bianco e nero, e ancora il tedesco Tom Rebl, e lo svizzero Julian Zigerli, che hanno chiuso il calendario.
Non solo stilisti, comunque. Ieri sera in Triennale, l'anteprima della mostra «Abiti da Lavoro» (aperta fino al 31 agosto) ha lanciato un nuovo progetto dell'Associazione Tam Tam per insegnare ai giovani disabili di Arkadia Onlus il mestiere del sarto.
In mostra 40 prototipi di «divise» da lavoro disegnate da stilisti come Angela Missoni e Vivienne Westwood, architetti come Alessandro Mendini e costumisti come Margherita Palli: non le solite divise, ma abiti che riflettono i tempi, come l'abito «il Sognatore» di Missoni. Mentre al Centro Svizzero, gli occhi erano puntati sulla sfilata-evento degli studenti di moda dello Ied sostenuti dall'Associazione Tessilile Svizzera.
La settimana si è chiusa così, dopo la maratona mondana di lunedì sera: dal garden party di Stella McCartney all'Orto Botanico (con menù rigorosamente vegetariano) al cocktail di Armani al Bamboo Bar.
Dalla sfilata-evento di Trussardi ai Magazzini Generali con Holly Siz sul palco, fino all'inaugurazione del nuovo store di Philipp Plein in Montenapo, con performance a sorpresa del rapper americano Theophilus London. Da domani la moda trasloca a Parigi, e a settembre si ritorna con la donna.
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