Paola Fucilieri
Quegli assurdi casi della vita. Quelle scene non tragiche ma certamente drammatiche, un po' al limite della casualità (e ovviamente della sfortuna) e davanti alle quali - magari seduti su una comoda poltrona del cinema e con la bocca piena di popcorn - viene in automatico pensare: «Quante volte mi sono trovato e potrei trovarmi in una situazione analoga?».
E davvero poteva capitare a chiunque il brutto incidente di venerdì sera nel parcheggio multipiano sotterraneo dell'ospedale San Raffaele per il cedimento di una grata. La vittima, un 53enne, si è rotto le gambe e il bacino dopo aver fatto un volo di ben 13 metri. Se l'è vista brutta, ma non ha battuto la testa, non si è ferito organi vitali e non ha perso i sensi, quindi subito dopo essere atterrato, ha potuto urlare e chiamare aiuto.
L'incidente è avvenuto attorno alle 22,30. La vittima stava raggiungendo l'hotel Rafael, dove alloggia, dopo aver fatto visita al figlio ricoverato in ospedale. Mentre camminava per la strada calpestando una grata che si affaccia all'interno del parcheggio multipiano dell'ospedale, è precipitato per il distacco della griglia piombando al piano meno tre.
A chiamare i soccorsi è stato il gestore del parcheggio. L'uomo ha udito infatti il tonfo della caduta e poi le grida del poveretto che invocava l'intervento di qualcuno che l'aiutasse. Ricoverato in codice rosso, il 53enne ha numerose fratture, tra cui quella del bacino e delle caviglie, che secondo i medici richiederanno un lungo ricovero e una ancor più tormentata riabilitazione. Tuttavia, salvo un peggioramento imprevedibile e repentino delle sue condizioni, l'uomo non corre pericolo di vita.
Non era stata altrettanto fortunata nell'agosto di tre anni fa 37 anni, Tiziana Laudani, sposata e madre di un ragazzino dodicenne, trovata senza vita al Portonaccio, a Roma, nel seminterrato di un parcheggio in costruzione ma abbandonato da tempo. La poveretta, portiera nello stabile di una zona, morì sul colpo dopo un volo di una decina di metri: dal racconto di un amico algerino che si trovava con lei la donna era finita in un buco fra due grate sul pavimento in cemento che costeggia il parcheggio ma che è coperto di sterpaglie e non è in sicurezza.
L'amico nordafricano della morta, un 28enne, era pure caduto ma era rimasto ferito a una spalla ed era così riuscito a tirarsi su da solo e a richiamare l'attenzione di due giovani che stavano portando a spasso il cane.
Il caso era differente rispetto alla vicenda accaduta l'altra sera al San Raffaele e ci fu una indagine della polizia: quel cantiere abbandonato dove si trovavano le grate dalle quali era precipitata Tiziana Laudani, infatti era già stato oggetto delle proteste dei
residenti del Portonaccio che a lungo ne avevano denunciato la pericolosità dopo che la ditta che aveva vinto l'appalto l'aveva abbandonato e dimenticato, al punto che i sotterranei erano diventati un dormitorio per senza tetto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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