Coronavirus

Da Cenerentola d'Italia la Lombardia si scopre "Regione principessa"

Dopo l'anno della narrazione nera e falsa quello della reazione con vaccini e ospedali

Da Cenerentola d'Italia la Lombardia si scopre "Regione principessa"

Dopo l'anno del dramma, è arrivato quello della riscossa. Il Covid resta, ed è più minaccioso di prima con le insidie delle varianti. Con esso, l'ombra di nuove misure restrittive. E tuttavia, in questi 22 mesi che hanno sconvolto il mondo molto è cambiato per la Lombardia. Da presunta Cenerentola d'Italia, si è svegliata «Regione principessa», forse d'Europa. Questa l'immagine che ha usato il governatore Attilio Fontana, tracciando il bilancio di questo 2021, iniziato per lui con un rimpasto consistente degli incarichi di giunta dopo gli strascichi di un fardello psicologico e organizzativo immane.

Era stato l'anno più pesante dalla fine della seconda guerra mondiale, in Lombardia il 2020, quello in cui la «bomba» dell'epidemia è esplosa, dopo essersi fatalmente caricata nelle settimane precedenti, quando il virus aveva circolato in forma subdola, per poi deflagrare a marzo. Si è registrata allora l'esplosione improvvisa di un «nemico» sconosciuto. Difficile la reazione a volte disperata, ma non fallimentare come qualcuno pretendeva di raccontare per ragioni politiche.

Le forze politiche che stavano pasticciando al governo, gli stessi che avevano preso sottogamba il Covid, che non volevano fermare le città, che biasimavano la mascherina indossata dallo stesso Fontana, a quel punto si sono messi ad accusare la Lombardia e i suoi ospedali, hanno cominciato a biasimarla per la carenza di tamponi e di mascherine, mentre la grancassa politico-mediatica della sinistra gonfiava casi inesistenti come quello del «Trivulzio», apprestandosi a dirottare le sue insulse contestazioni sull'ospedale in Fiera, poi rivelatosi provvidenziale. «La Lombardia ha subito degli attacchi ingiustificati - ha detto Fontana - è stata oggetto di una narrazione fuorviante e falsa, secondo la quale la Regione era improvvisamente diventata la Cenerentola di questo Paese, ma non lo è mai stata. Nei fatti la Lombardia ha dimostrato di essere la Principessa e non sicuramente la Cenerentola di questo Paese».

Nel frattempo la Lombardia si è rialzata davvero: nel momento peggiore dell'emergenza ha concepito il piano per la ripresa della sua economia e dopo una partenza farraginosa ha aggiustato il meccanismo di prenotazione alle vaccinazioni, riuscendo ad allestire con Guido Bertolaso una campagna esemplare per efficienza. Ora la sanità lombarda sta cercando di recuperare l'arretrato enorme accumulato. «È stato chiesto alle direzioni generali di garantire l'erogazione di un volume di prestazioni pari al 105% del 2019 - ha spiegato l'assessore Letizia Moratti - e tutte le aziende hanno intensificato la loro attività chirurgica e ambulatoriale per raggiungere l'obiettivo entro fine anno e lo stanno facendo. È un equilibrio difficile - ha spiegato -. Di settimana in settimana, o meglio di giorno in giorno, le risorse vengono reindirizzate in base alle necessità e sulla base delle evidenze scientifiche».

Anche i numeri dell'economia sono positivi, pur con la spada di Damocle di una nuova ondata Covid. «L'economia sta dando delle risposte eccellenti - ha detto Fontana - e lasciatemi dire che il vero Pnrr lo abbiamo fatto noi, perché noi lo abbiamo già applicato». «È ripartito il motore dell'economia - ha affermato - quel motore che ha mantenuto la nostra regione ai vertici di tutti i numeri di questo Paese. Abbiamo rincominciato a essere la vera locomotiva del Paese, con un rating superiore a quello dello Stato italiano, unico caso al mondo.

I numeri ci gratificano».

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