Una versione milanese del «patto del Nazareno» siglato a gennaio tra il leader del Pd Matteo Renzi e di Forza Italia Silvio Berlusconi. Un patto di non belligeranza su alcune riforme per il bene del Paese, in quel caso. Qui, il neo capogruppo di Fi Pietro Tatarella lancia al sindaco Giuliano Pisapia un «patto per Expo, già sottoscritto da tutti i capigruppo del centrodestra: Marco Osnato (Fdi), Alessandro Morelli (Lega), Marcovalerio Bove (Ncd) e Matteo Forte (Popolari per l'Italia). Mettono sul piatto un'opposizione responsabile per accelerare (ad esempio) opere come la linea M4, nata quando governava il centrodestra, o per votare in tempi stretti il Bilancio 2015, evitando che il Comune si trovi costretto a spendere «in dodicesimi» quando Milano sarà invasa da milioni di visitatori.
Se i conti non saranno approvati presto non sarà - non dovrebbe essere - per colpa dell'ostruzionismo. Non significa, avvertono , «smettere di fare opposizione, anzi, con questo documento diamo un ultimatum a Pisapia e alla sua litigiosa maggioranza, inchiodandoli di fronte a precise richieste e proposte».Il centrodestra sfida Pisapia: «Facciamo un patto per Expo»
Forza Italia, Lega, Ncd e Fdi aprono un tavolo di collaborazione: «Da M4 al bilancio, un nostro Nazareno sugli obiettivi del 2015»
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