Cinisello ricorda don Gnocchi

Mostre e spettacoli sulla vita dell'imprenditore della misericordia

Una mostra, una cena-incontro, uno spettacolo teatrale e altre iniziative per incontrare, ancora oggi, la statura umana di don Carlo Gnocchi e la testimonianza del suo operare. A organizzarle il comune di Cinisello Balsamo, l'associazione nazionale alpini di Cinisello e il centro culturale Cara Beltà, in collaborazione con la fondazione Don Carlo Gnocchi e il decanato di Cinisello Balsamo, in occasione del sessantesimo anniversario della sua morte e a chiusura dell'anno santo della Misericordia indetto da papa Francesco.

Don Carlo Gnocchi ha esercitato la «fantasia della carità» con amorevole compassione, chinandosi sul bisogno di ciascun fratello che incontrava: vicino ai suoi studenti, con i giovani alpini durante la ritirata di Russia, poi ad affrontare la drammatica situazione degli orfani e dei mutilatini. Questa passione per l'uomo lo spinse a diventare un «imprenditore della misericordia» e a creare un'opera che ancora oggi si occupa della cura e dell'assistenza dei più fragili, dai bambini agli anziani.

Oggi alle 17 il giornalista Stefano Zurlo, autore del «L'ardimento. Racconto della vita di Don Gnocchi», presenterà la mostra intitolata «Con avida e insistente speranza. L'avventura del beato Carlo Gnocchi» che rimarrà nelle sale delle Quadrerie di villa Ghirlanda Silva fino al 13 novembre. La mostra, corredata di video, è il racconto della storia affascinante di questo uomo. Punti di partenza della vicenda di don Gnocchi sono la guerra e l'esperienza del dolore.

Martedì 8 nella sede degli Alpini è stata organizzata una serata di ricordo.

Giovedì 10, alle 21 nella chiesa di San Martino, Silvio Colagrande racconterà la sua storia: persa la vista per un incidente fu indicato dal sacerdote lombardo come destinatario delle sue cornee. Al medesimo intervento fu sottoposto anche una giovane, Amabile Battistello, che riprese anche lei a vedere e che da anni abita a Cinisello Balsamo.

Nel corso della giornata, all'interno della chiesa di San Martino, saranno anche presenti le reliquie del beato.

Infine, il 12 novembre al Teatro Pax si terrà lo spettacolo «Ritorneranno» a cura del Teatro Telaio.

Si tratta di una rievocazione storica della campagna di Russia degli alpini ricostruita a partire dagli scritti e dai diari di Don Carlo Gnocchi. Accompagnati dai canti dei cori alpini, gli attori rivivono e fanno rivivere momenti di memoria e di realtà.

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