In città sale la disoccupazioneRapporto Assolombarda-Cgil, Cisl, Uil

Milano continua a registrare di sicuro numeri più incoraggianti del resto d'Italia. Ma il trend occupazionale è comunque negativo: il tasso di disoccupazione nel 2012 è salito al 7,8 per cento rispetto al 6 per cento dell'anno precedente. Lo rivela il rapporto presentato sabato 16 marzo da Assolombarda assieme a Cgil, Cisl e Uil, secondo cui il dato per l'intera regione Lombardia è del 7,5 per cento, mentre quello nazionale è del 10,7 per cento. Un aumento che, però, è dovuto anche al fatto che sono tornate a cercare attivamente lavoro delle persone che avevano smesso addirittura di cercarlo (i cosiddetti «neet», che non studiano e non lavorano) nel periodo immediatamente successivo allo scoppio della crisi. A preoccupare in misura maggiore è la percentuale di senza lavoro tra i giovani nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 24 anni: il 20 per cento di loro a Milano è disoccupato.

La percentuale scende al 7,3 per cento se si cambia la fascia di età di riferimento, spostandola tra i 24 e i 35 anni di età. Mentre i rispettivi dati a livello nazionale sono del 30 per cento (fascia 15-24 anni) e del 12 per cento (fascia 24-35 anni).

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