Cè forse un elemento in più in mano agli investigatori per identificare luomo che lunedì ha inferto oltre venti coltellate a unanziana sorpresa nellandrone di casa. Laltra mattina una passante ha infatti scoperto in un giardinetto a pochi metri dal luogo dellaggressione un coltello da cucina con delle macchie scure sulla lama. Subito recuperato dalla polizia, è stato affidato alla scientifica per accertare se sia proprio quello usato dal mancato omicida per colpire la sua vittima. E da qui partire con ulteriori indagini per arrivare a scoprire il suo nome e la ragione di tanta furia.
Jolanda «Jole» Colombo, 67 anni, vive da sola al settimo piano di via Agostino De Pretis 49, da quando si è separata dal coniuge, poi deceduto, ed entrambi i figli si sono spostati in Spagna per motivi di lavoro. Una donna e una famiglia al di sopra di ogni sospetto, il marito era anche vigile urbano, senza guai con la giustizia, senza nemici tanto implacabili. La mattina del 30 aprile è uscita poco prima delle 8, è scesa con lascensore, ha fatto solo due passi nellandrone dove è stata sorpresa da un uomo che prima le ha spruzzato dello spray al peperoncino in volto poi ha iniziato a colpirla senza apparente motivo. «Non so chi sia, non lavevo mai visto prima. E non so nemmeno perché mi abbia colpita, non ha neppure tentato di prendermi la borsetta» ha poi spiegato dal letto dellospedale dove è tuttora ricoverata in prognosi riservata, anche se non dovrebbe correre pericolo di vita.
La donna in qualche modo riesce a fuggire, infilarsi nellascensore e chiedere aiuto ai vicini del primo piano. Nel trambusto scende anche un inquilino del secondo piano che fa in tempo a scorgere laggressore: «Era un giovane sui 25 anni, capelli scuri, corporatura media. Indossava scarpe da ginnastica, una tuta sportiva grigia e una felpa blu. Camminava tranquillamente fino a quando gli ho gridato ferma e allora si è messo a correre ed è sparito». Il fuggitivo non è però svanito nel nulla, ma ha lasciato una traccia dietro di se. Nella furia dellaggressione si è ferito e ha lasciato per strade alcune gocce di sangue da cui poter ricavare il Dna.
Ma adesso, con il ritrovamento dellarma del delitto, gli elementi per poterlo incastrare aumentano. Si tratta di un coltello da cucina con una lama da 13 centimetri notato laltra mattina verso le 10 da una passante, sempre in via Depretis ma allaltezza del civico 52, sul lato opposto della strada. Un colpo di fortuna perché un esame merceologico potrebbe circoscrivere i negozi dove è possibile comprarlo e forse ottenere dettagli sullacquirente. Cè poi la possibilità di recuperare le sue impronte digitali, delle quali in Italia esiste, a differenza del Dna, una banca dati impressionante con gli estremi di tutti i pregiudicati: se il ragazzo ha già avuto a che fare con la giustizia non può sfuggire allarresto. E a quel punto potrebbe spiegare la ragione di tanta furia, attualmente incomprensibile.
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