Poche serate Stendhal trascorse diversamente che a teatro, e sempre con uguale avidità di piacere, ricordava in un libro il critico Massimo Colesanti. A Milano, sua città elettiva, Stendhal viveva l'entusiasmo fanciullesco per «la rappresentazione come cerimonia aristocratica e sfarzosa, che creasse almeno un'illusione di felicità». I tempi sono cambiati, ma la cerimonia del teatro ha la stessa magia. Anche e soprattutto a San Silvestro, quando gli spettacoli diventano una festa, si brinda con la compagnia, lo schiocco dei tappi di spumante accompagna gli applausi.
Al Franco Parenti, tiene banco la fiorentina Maria Cassi, abilissima nel dar vita ai «toscanacci» della sua città. Mammamia!, spettacolo scacciapensieri, permette di scoprire il talento di una performer comica più famosa all'estero che in Italia (ore 21.30, con buffet 60/75 euro). San Silvestro sulle punte al Carcano, con La bella addormentata, a firma di Balletto del Sud, coreografie di Fredy Franzutti su musiche di Ciakovsky. Ambientazione insolita, il Salento; filologicamente giustificata perché la fiaba di Perrault sarebbe ispirata a una favola del campano Giambattista Basile. Mezzogiorno dunque sia: il balletto è reduce da fragorosi successi internazionali (ore 22, con buffet al termine, 85/100 euro).
Al Manzoni, un travolgente Vincenzo Salemme riempie il teatro con una commedia divertentissima: Con tutto il cuore. Qui il cuore è proprio l'organo che pulsa: quello di un criminale in cerca di vendetta trapiantato su un mite insegnante (Salemme). Diventerà cattivo anche lui, buono come il pane? A San Silvestro, dopo la recita delle 21.30, a mezzanotte si brinda al 2019 con Salemme e compagnia (55/110 euro, possibile cenare nel foyer, informazioni su www.teatromanzoni.it).
All'Elfo Puccini, oltre al monologo di Alan Bennett interpretato da un magnifico Luca Toracca (Una patatina nello zucchero), agrodolce report sulla relazione madre anziana e figlio disagiato, c'è Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte.
Dieci attori, con regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani dal romanzo di Mark Haddon, mettono in scena le peripezie di un adolescente autistico alle prese con la più grande sfida della sua vita (ore 20.30, con buffet e dj set 70 euro). Al Dal Verme, un classico sul rapporto di coppia, e sulle differenze maschio-femmina: Caveman, l'uomo delle caverne (non molto diverso da quello di oggi) portato nei teatri da un brillantissimo Maurizio Colombi. A mezzanotte, brindisi e intermezzo musicale con Fiesta do Brazil (euro 49/89). Alla Sala Fontana, va in scena Supermarket. A modern musical tragedy, spettacolo con canzoni originali, situazioni imprevedibili, risate e poesia.
Dentro a un supermercato gli esseri umani portano il meglio e il peggio, diventando una sorta di tribù con riti e miti da indagare (ore 22, con brindisi e musica a mezzanotte, 49 euro). Forse Stendhal redivivo troverebbe qualcosa da vedere nella nostra scelta per la notte che chiude un anno e ne apre un altro. Intanto, viva il teatro e buon 2019.
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