Compagni con Sala (ma non troppo)

Gli arancioni lanciano lista e logo, però restano freddi sul manager

La domanda richiede una risposta facilissima: sì o no. Ma agli esponenti di Sel che hanno aderito al progetto della «lista arancione» a sostegno di Beppe Sala sindaco turba ancora parecchio ammetterlo. Ieri gli ex balzaniani, che hanno il progetto della lista a sinistra del Pd con Daria Colombo come portabandiera, da ieri hanno lanciato il nome - «Sinistra x Milano» - e il logo arancione (senza il nome di Sala sindaco) che ricalca esattamente quello dei comitati per Pisapia del 2011. Ma chi ieri ha domandato su Facebook al capogruppo di Sel in Comune Mirko Mazzali o al consigliere Luca Gibillini se la lista e pro Sala, non ha ricevuto una risposta secca. «La lista è nella coalizione di centrosinistra», «con Pisapia» ha aggiunto Gibillini. La Colombo, compagna di Roberto Vecchioni, in conferenza stampa di fianco a Beppe Sala ha assicurato invece il pieno sostegno al manager: «La lista lo appoggia convintamente». Ma si allarga e alla «Leopolda» che Sala ha organizzato con la coalizione domani dalle 10 alle 17 alla Società di incoraggiamento delle arti e dei mestieri, in via Santa Marta, ha invitato anche «gli amici di sinistra che non si riconoscono in nessuna lista a venire a confrontarsi con noi». É un ultimo appello alla sinistra radicale che ha scelto di candidare il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo come alternativa a Sala, l'ufficializzazione lunedì prossimo durante un'assemblea convocata nella sede della Camera del lavoro, in corso di Porta Vittoria. «Il peggior governo di centrosinistra + comunque migliore del centrodestra, non disperdiamo il voto, la sinistra rimanga unita per far vincere Sala». Per dirla in altri termini, meglio turarsi il naso e votare mr Expo che far vincere Lega e Forza Italia. Ma il segretario Pd Pietro Bussolati più tardi è stato più cauto: in queste settimane il centrosinistra ha addossato alla sinistra radicale la colpa di aver bloccato in aula il progetto degli ex scali ferroviari e ha contestato il voto a favore della commissione di inchiesta su Expo. «Abbiamo sempre lavorato per l'unità del centrosinistra - puntualizza Bussolati -, siamo aperti e inclusivi, ma chi partecipa deve avere un'idea di governo che dà risposte ai cittadini e non blocca lo sviluppo». Patti chiari, ora. Si allenteranno al ballottaggio. La «Laopolda» sarà il primo passo per la costruzione del programma, trenta tavoli tematici di discussione (dalla mobilità ai diritti alla moda fino alla memoria) aperti a tutti i cittadini.

Una giornata simile verrà riconvocata il 14 maggio per la chiusura del programma. Ad un tavolo parteciperò anche Massimo Ferlini, vicepresidente della Compagnia delle Opere che potrebbe entrare nella lista civica. Gli «arancioni» hanno posto il veto. O almeno, avevano.ChiCa

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