Il Comune fa il duro con gli ultrà ma non conta i danni dei no global

Dopo i disordini dei tifosi la giunta pretende contributi dai club sportivi non ha mai sollecitato invece la richiesta di una cauzione per i cortei

Lancio di petardi, bottiglie e fumogeni in piazza Duomo e in metropolitana, due feriti, nove arrestati (rilasciati ieri dopo processo per direttissima con il divieto per un anno a frequentare tutti gli stadi europei, un ultrà è nerazzurro). É il bilancio del passaggio dei tifosi del club francese Saint Etienne due giorni fa prima della partita contro l'Inter a San Siro. La giunta comunale ha giustamente condannato gli ultrà, e ha chiamato in causa società e tifosi per il risarcimento danni. «Cinquanta vigili - ha fatto presente l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli nel pomeriggio violento - stanno aiutando le forze dell'ordine per gestire i tifosi. Penso che questi interventi debbano non essere a carico dei cittadini ma pagati dalle società». L'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran ha attaccato duramente «l'inciviltà di questi teppisti.

Sarebbe da capire chi paga ora per i danni che hanno causato ai treni Atm». Ma spiace che manchi la stessa voce grossa dopo i postumi di un corteo dei centri sociali. La giunta non ha mai chiesto al governo la modifica di legge per imporre cauzioni a chi li organizza.

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