Comune, no a serrate estive E i negozianti: «Pochi eventi»

Palazzo Marino invita a tenere i locali aperti in agosto Ma senza iniziative, ai commercianti non conviene

Maria Sorbi

Il Comune corre ai ripari e cerca di scongiurare il rischio della serrata d'agosto. Roba del tipo: nemmeno un panettiere aperto e giri in macchina di mezz'ora per trovare una pizzeria. I commercianti colgono ben volentieri l'appello a non chiudere in massa ma solo a certe condizioni. E cioè che la città non muoia e che vengano organizzati eventi per invogliare la gente a stare in giro.

Il buon esempio, quest'estate, lo danno quattro iniziative: i giovedì sera con lo sconto a Brera, il calendario della Triennale, la mostra di Mirò al Mudec, le esposizioni di Palazzo Reale. «È chiaro spiega Lino Stoppani, vicepresidente di Confcommercio - che un'attività commerciale, dal negozio, al locale, al ristorante, resta aperta nella parte centrale di agosto se vi sono validi motivi che consentano innanzitutto una sostenibilità economica. Tenendo oltretutto presente le necessità di turnazione di ferie dei collaboratori. Noi crediamo in una Milano che possa diventare attrattiva tutto l'anno: un obiettivo più vicino se, naturalmente, non soltanto viene garantito un livello efficiente di servizi, ma si rafforza la collaborazione pubblico-privato per creare un palinsesto di eventi di richiamo internazionale». Il Comune per ora ha spronato i commercianti a comunicare orari e giorni di apertura, turnazioni e ferie. Verrà stilato un calendario on line per dare un servizio di orientamento a chi rimane a casa «È uno strumento che vuole valorizzare il territorio in termini di servizi e opportunità - spiega l'assessore al Commercio Cristina Tajani - contribuendo in maniera significativa a semplificare la vita dei tanti milanesi e turisti in un periodo spesso problematico come quello estivo, caratterizzato dalla chiusura di numerose attività commerciali e servizi. Uno strumento online facile e intuitivo che costituisce anche un valido ausilio alla promozione della città». È in corso d'opera la realizzazione di una guida una guida capace di offrire risposte sia agli operatori turistici che ai singoli cittadini «per soddisfare al meglio i bisogni di shopping, svago o opportunità culturali». Tutte le adesioni raccolte nell'ambito di «Milano aperta d'agosto» saranno indicate su una mappa interattiva consultabile direttamente online che verrà pubblicata nei primi giorni del mese d'agosto sul sito del Comune e sul portale Fare Impresa. L'invito di Confcommercio a commercianti è quello di «usufruire dello strumento predisposto da Palazzo Marino e segnalare l'eventuale apertura nel prossimo mese di agosto: più dati vengono raccolti, maggiori informazioni saranno a disposizione di milanesi e visitatori». Ma è chiaro a tutti che qualcosa bisogna correggere nella gestione della Milano d'agosto. È vero che non si vedono più le scene di vent'anni fa, in cui la città si svuotava completamente nelle due settimane centrali del mese, ma è anche vero che non sempre è facile (soprattutto per un turista) trovare la motivazione per stare a Milano con 40 gradi. Una delle leve principali è lo shopping ma non basta.

Servono iniziative, concerti, mostre, eventi. Spunti per stimolare le famiglie a uscire di casa e a passare qualche ora in giro. Solo così i ristoratori riusciranno ad avere un circuito di clienti tale da giustificare l'apertura.

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