«Occupare non è reato». Quando l’assessore alla Casa Lucia Castellano lo scorso ottobre se ne uscì con questa affermazione, scoppiò una bufera. Persino il sindaco a distanza di qualche giorno corresse il tiro. Anche se tra i distinguo passò il concetto che «occupare per stato di necessità» non è così grave. E centri sociali e abusivi strapparono allora una moratoria: stop agli sfratti durante il periodo invernale. Il 21 marzo è scattata la primavera, e ieri anche il primo sgombero: alle prime ore dell’alba gli agenti hanno liberato gli alloggi occupati abusivamente da 4 famiglie nelle case popolari di via Pastronchi, zona San Siro (11 adulti e 10 bambini). Per opporsi all’operazione sul posto si è presentato un gruppo di manifestanti del Comitato abitanti San Siro, «è un uovo di Pasqua della giunta Pisapia, con la bella stagione riprendono gli sgomberi degli occupanti per necessità». E «occupare non è reato» è verità acquisita dal centro sociale il Cantiere, visto che dopo Palazzo Marino una settimana fa, ieri da via Pastronchi hanno guidato con il comitato San Siro un nuovo blitz, questa volta l’assessorato alla Casa di via Larga. Passando dall’Anagrafe centrale, intorno alle 14.30 una cinquantina di manifestanti (tra cui le famiglie sgomberate) sono entrati nel palazzo e saliti fino al quarto piano, dove hanno montato due tende da campeggio lungo il corridoio e due in un ufficio. Hanno appeso volantini e si sono simbolicamente legati le catene ai piedi. Sul posto sono arrivati il comandante dei vigili Tullio Mastrangelo, agenti della Digos, l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, alla Casa Castellano e ai Servizi sociali Piefrancesco Majorino. Sul posto anche il consigliere di Sel Mirko Mazzali. Ed è iniziata una trattativa di oltre 3 ore e mezza. Le famiglie hanno «accettato» di alloggiare in hotel fino a giovedì prossimo (con eventuale proroga a domenica), da martedì la commissione alloggi popolari valuterà se per loro esistono i requisiti dell’emergenza, in quel caso otterranno le chiavi in deroga alle liste d’attesa. I manifestanti hanno «minacciato di tornare» giovedì prossimo se non verrà trovata una soluzione. «Non possiamo proteggere chi commette il reato di occupazione abusiva, soprattutto quando ci sono particolari segnalazioni, ma non lasciamo per strada nessuno», spiega la Castellano.
Lo sgombero era programmato da Comune e questura già per lo scorso dicembre, poi rinviato a dopo l’inverno. Per tutto il periodo i condomini di via Pastronchi hanno protestato «furiosi» con lettere al sindaco, sollecitando più volte l’intervento, denunciando danni al caseggiato, abbandono di rifiuti «soprattutto hanno atteggiamenti intimidatori verso chi si azzarda a contestare i loro comportamenti».
Il consigliere Pdl Riccardo De Corato attacca: «Aver trattato già a ottobre con gli abusivi di San Siro che protestavano contro gli sgomberi davanti a Palazzo Marino porta a questi risultati, all’occupazione degli uffici dell’assessore che allora li giustificò con lo stato di necessità. Vien da dire “ben gli sta“. E i centri sociali che avevano invaso Palazzo Marino senza conseguenze si sentono forti».
Sul web era infiammata subito la delusione contro le promesse di Pisapia: «Forti con i deboli, tappeti con i potenti», «grazie Giuliano ma il vento non era cambiato?». L’Unione sindacale di base protestava, «invece di fare qualcosa di sinistra questa giunta “castiga“ i suoi elettori che aspettavano sanatorie e assegnazione di case». Forse c’è di nuovo speranza.
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