Condannati per furto di carpe. Dopo quattro anni

Condannati per furto di carpe. Dopo quattro anni

Tra udienze, rinvii e pareri di esperti per arrivare alla sentenza di primo grado sono serviti più di quattro anni. Non si tratta di una complessa vicenda di mafia né di un omicidio con giallo annesso, bensì di un processo nato da un furto di un gruppo di carpe. E di un’anatra. Alla fine i cinque romeni processati per aver trafugato gli animali da un laghetto sono stati condannati dalla Terza sezione penale a due mesi e dieci giorni di carcere (con pena sospesa e non menzione). L’accusa: «In concorso tra loro e al fine di trarne profitto - si legge negli atti - si impossessavano di 25 carpe e un'anatra sottraendole dal laghetto di Molinello di proprietà dell'associazione sportiva dilettantistica Lo Storione».

Gli imputati erano stati mandati a giudizio dal pm Maria Teresa Latella con un decreto del 13 settembre 2017. Il reato era tra l'altro aggravato, così prevede la legge, «perché commesso in numero di cinque persone». L'insolito furto era avvenuto nel laghetto che si trova a Rho il 27 luglio del 2014. Il giudice monocratico ha pronunciato la sentenza nei confronti dei cinque stranieri tutti difesi dall'avvocato Giuseppina Bartolotta. Nel frattempo, e comunque molti mesi dopo la pesca di frodo, c'è stato modo pure di emettere un decreto di restituzione ai legittimi proprietari dei pesci che però erano già morti. E per procedere ad analisi accurate sugli animali da parte dell'Asl, come disposto dai magistrati.

L'inchiesta sulla bizzarra spedizione era nata dalla denuncia di uno dei soci dell'associazione sportiva.

Le investigazioni non devono essere state troppo complicate, considerato che la banda era stata colta sul fatto. Nonostante ciò la chiusura indagine è arrivata solo nel settembre del 2017. Poi il dibattimento chiuso nei giorni scorsi.

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