Consiglieri di zona contro il progetto del Comune: «Rispetto per una piazza storica»

Consiglieri di zona contro il progetto del Comune: «Rispetto per una piazza storica»

Così ci facciamo ridere dietro da tutto il mondo. Parola dell'opposizione in consiglio di zona 1 che va all'attacco sulla proposta di restyling i di piazza Castello. Nel mirino di politici e residenti, non solo la chiusura al traffico, ma anche tutta la parte di arredo urbana, presentata dall'amministrazione giovedì sera. La nuova piazza nelle intenzioni arancioni dovrebbe essere popolata da 160 sdraio - su modello della newyorkese Times Square - da una decina di baracchini di cui 5 dedicati al cibo con tavolini e sedie di pregio, fioriere e paracarri.
Come si pensa di poter accogliere i 20 milioni di turisti che verranno da tutto il mondo con quattro sdraio, che nulla hanno a che fare con il contesto architettonico -monumentale della piazza, ma anche con la sua vocazione. Piazza Castello non ha nulla, non ha negozi nè bar e ristoranti, non è via Dante, nè Times Square, che invece è una piazza che ha una sua vita, il ragionamento. Qui le sdraio diventerebbero solo il ricettacolo di balordi, un bivacco a cielo aperto che non fa certo bene al centro di Milano. «Times Square è tutta un'altra cosa - osserva Filippo Jarach, vice capogruppo di Forza Italia in zona 1 - è un punto nevralgico di New York, lì si che ci si può fermare, sedersi e lavorare al computer grazie a una rete wi fi che funziona davvero. A Milano non c'è. E poi noi siamo italiani non americani, abbiamo una cultura diversa. Noi siamo contrari a qualsiasi trasformazione di una piazza storica in un luogo di aggregazione per sbandati». Accoglienza significa tante cose: sarebbe molto meglio che l'amministrazione pensasse a far funzionare i servizi, come i mezzi pubblici, cambiasse gli orari di chiusura dei ristoranti, assolutamente antistorici. «Credo che i turisti preferiscano poter mangiare dopo le 22,30, cosa che qui è impossibile, mentre a Stoccolma, Parigi, Berlino si può mangiare 24 ore su 24 qualsiasi tipo di cibo continua Jarach -. Così poter raggiungere ogni parte con i mezzi, anche di notte. A Milano il tasso di criminalità è cresciuto del 200% anche per colpa della crisi: per tutelare i turisti, ma non solo, bisognerebbe pensare a un piano per la sicurezza. Nessuno ha parlato di telecamere, sorveglianza, altro che sdraio». Per quanto riguarda il traffico - conclude Jarach - basta guardare quel che è successo ieri pomeriggio con la chiusura per la maratona per rendersi conto dell'impraticabilità del progetto: «Bene la chiusura al traffico nei week end, ma non durante la settimana, non si possono sempre imporre scelte ideologiche ai cittadini».
«Le sdraio in piazza Castello? Le mettano nel parco piuttosto - tuona Cristina Scaramucci, capogruppo della Lega in consiglio di zona 1 - che senso ha? Così ci facciamo ridere dietro. Stesso discorso vale per i gazebo.

Piazza Castello non ha la vocazione di centro di aggregazione, è una bella piazza ma di passaggio, non è paragonabile a Times Square e una monumentalità che va rispettata». Non è così che si cambia l'aspetto e la vocazione di una piazza: «le sdraio e i chioschi non hanno nulla a che vedere con la monumentalità del luogo e stridono con il contesto».

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