Cronaca locale

Contro l'ideologia verde. Commercianti e residenti dicono no a isole e piste

Ristoratori preoccupati: "Così chiudiamo". Via ai lavori per la ciclabile di corso Sempione

Contro l'ideologia verde. Commercianti e residenti dicono no a isole e piste

Sono partiti ieri i lavori per la corsia ciclabile di corso Sempione nel tratto che va da via Melzi d'Eril a via Procaccini. La chiusura del cantiere è prevista per metà luglio. Il progetto preliminare della pista risale al 2015, quello definitivo è stato approvato a ottobre 2019, quello esecutivo nel luglio 2020. I cantieri, partiti nel marzo 2021, sono stati bloccati dopo poche settimane per inidoneità anche della seconda impresa aggiudicataria. Ora dovrebbero ripartire spediti, fatti salvi i disagi per il traffico dal momento che la carreggiata, di una delle arterie di ingresso in città, verrà ridotta e taglierà posti auto. Non resta che aspettare qualche giorno per vedere code chilometriche in quello che il Comune definisce gli Champs Elysées milanesi.

Così subito dopo l'estate partirà la ztl notturna del quartiere Isola, provvedimento contestatissimo dai commercianti, che hanno raccolto nel quartiere 140 firme contro, di cui una novantina da parte di gestori di pubblici esercizi, il resto da artigiani e semplici residenti. «Dopo due anni di Covid, la Ztl ci darà il colpo di grazia», dicono. «Solo il 20 per cento dei nostri clienti abita in zona. Chiaro che tra chi viene da fuori, moltissimi sceglieranno altri quartieri». Un'isola pedonale enorme. «Chi amministra la nostra città non si rende nemmeno conto dei danni che sta facendo al commercio con queste ztl, per di più dopo due anni di chiusure e restrizioni: nel quartiere Isola Confcommercio si è già opposta alle modifiche ma il Comune sembra non sentirci» commenta Silvia Sardone.

«Meno parcheggi per i residenti, traffico rallentato, più smog, mezzi di soccorso bloccati, meno lavoro e commercio, mercato settimanale penalizzato». I motivi della protesta contro la pista ciclabile di via Vespri Siciliani. A fine marzo sono partiti i lavori per la sostituzione delle tubature dell'acquedotto e la costruzione della ciclabile che porterà da piazza Napoli fino a piazza Tirana passando da Vespri Siciliani, via dei Biancospini, largo Giambellino, via Odazio, Segneri e Tirana dove una passerella ciclopedonale permetterà di oltrepassare il Naviglio e raggiungere il futuro capolinea della M4 a San Cristoforo. Il capogruppo della Lega nel Municipio 6 Piermario Sarina e il collega consigliere Giovanni Binda protestano per i disagi creati dai lavori («in contemporanea ai cantieri M4 e a quello in partenza per il silos interrato in via Scalabrini, la zona è già sotto pressione ma la giunta Sala vuole massacrarla») e soprattutto per quelli previsti a progetto finito.

Così in programma dall'altra parte della città, ovvero a Porta Nuova, l'estensione del Parco Biblioteca degli Alberi nella porzione di piazza Einaudi, dovrebbe portare alla creazione di un'unica grande area verde e un a cavallo di via Melchiorre Gioia. Dunque nel tratto che va approssimativamente da via della Liberazione a via Pirelli il Comune ipotizza di rallentare le auto dal lunedì al venerdì (potrebbe creare una Zona 30) e chiudere temporaneamente al traffico nei weekend.

É un'ipotesi ancora futuribile, precisano da Palazzo Marino, ma la strada sembra segnata nel solco del Piano Aria Clima votato dalla giunta e dal Consiglio che punta a una città a 30 all'ora e senz'auto.

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