Chiara Campo
La città degli aperitivi e delle monoporzioni al supermercato si conferma anche la capitale dei single. Quasi quattrocentomila famiglie registrate all'Anagrafe - su un totale di 730mila - sono mono, composte da una sola persona. Lo scarto tra i 388.397 milanesi che vivono soli e le coppie con o senza figli si avvicina a quota 342mila. Ma i dati del Comune confermano altri trend. Intanto la famiglia tipo nel 2017 è formata da una coppia di 40enni, entrambi impiegati (compare oltre 200mila volte alla voce professione sulle carte d'identità, seconda soltanto ai pensionati) e con un solo figlio. I nuclei composti da tre persone infatti sono quasi 93mila, uno su otto, il crollo delle nascite è cominciato parecchi anni fa anche se dall'elaborazione dei dati si scopre ad esempio che almeno quattromila famiglie sono composte da sei persone, più di mille nuclei da sette persone. 311 da otto, ci sono 111 nuclei formati da nove persone e addirittura uno che conta sedici membri. Si badi bene che non si tratta per forza di una coppia con quattordici figli, l'Anagrafe registra chi viva sotto lo stesso tetto, potrebbe trattarsi di una famiglia già numerosa che ha accolto i genitori anziani o altri parenti. Tra l'altro si contano tra i milanesi ben 667 over cento, e due sono nati nel 1908 quindi hanno spento già 109 candeline. Chapeau.
Come aveva anticipato il Giornale, anche i matrimoni in chiesa sono in via d'estinzione. L'anno scorso ci fu una ripresina dopo l'estate e la quota salì intorno agli ottocento, ma nei primi sei mesi dell'anno solo 245 coppie hanno scelto di dirsi sì davanti all'altare, contro le 1.006 - quasi quattro volte tanto che hanno optato per il rito civile. Sono 215 invece le nozze gay celebrate tra gennaio e giugno a Palazzo Reale. Tra italiani e stranieri c'è un grosso gap sull'età in cui si decide di compiere il grande passo. Le coppie di immigrati ci arrivano in media intorno ai trentuno anni, ci pensano molto di più gli altri, visto che in generale l'età media per le donne all'altare (o davanti ai pubblici ufficiali) si aggira intorno ai 40 anni e nel caso degli uomini addirittura ai 43.
Dalle carte d'identità spuntano i cognomi più diffusi. Le signore Rossi sono 2.234, i signor Hu 2.375 ma «resistono» anche i sciur Brambilla - 662 uomini e 551 donne - e i milanesissimi Fumagalli (524 donne e 468 uomini) e Beretta (543 donne e 433 uomini).
E non può mancare un focus sui nuovi nati, quattromila nei primi sei mesi dell'anno. Intanto si registrano 98 parti gemellari (due in più rispetto a gennaio-giugno 2016) e due trigemellari. I cognomi più diffusi tra i nuovi baby residenti sono Hu (33), Chen (21) e Mohamed, Zhou, Ibrahim. I nuovi Rossi invece sono solo quindici. Vincono la classifica dei nomi più scelti Leonardo, Alessandro, Sofia e Giulia (486 casi), nella top ten dei entra Riccardo, seguito da Tommaso e Gabriele (anche questo non era tra i primi dieci l'estate scorsa), Andrea, Francesco, Lorenzo, Edoardo e Federico. Matteo, un altro grande classico, slitta invece dal decimo al dodicesimo posto. Tra le femmine, dopo Giulia e Sofia si piazzano Alice, Vittoria, Ludovica, Matilde, Beatrice, Bianca, Ginevra e Camilla. E Sofia piace anche per le bimbe di origine straniera: è stato il più scelto, nella versione classica o nella variante Sophia, per i 1.500 nati in città da genitori non italiani. Seguono Sara, Maria, Emily, Giulia, Mariam, Arianna, Fatima e Victoria per le femmine mentre tra i maschi il primo nome è Mohamed, seguito da Ahmed e Leonardo (a pari merito con Adam), Youssef, Gabriel, Liam, Davide, Omar e David.
Perdono appeal i nomi classici come Maria (scelta per 33 femmine), Anna (51), Giovanni (42), Giacomo (38) e Giuseppe (16) e dopo il boom degli anno scorsi calano anche le Viola (37), Zoe (17), Nina e Asia (15 in entrambe i casi). Quattordici bimbe si chiamano Luna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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