Corretta la follia di Pisapia: wc per disabili in ogni casa

In nome dell'«ordine e decoro» della città,70mila famiglia rischiavano di dover gettare l'antenna satellitare nuova e spendere altri soldi su un impianto centralizzato. C'era pure il rischio che nel fare la manutenzione straordinaria del bagno di casa o di un ingresso scattasse l'obbligo di renderlo accessibile ai disabili. In un vecchio palazzo significava rifare l'alloggio, con costi notevoli.
Ma sono due dei pericoli evitati grazie al braccio di ferro di Forza Italia sul nuovo Regolamento edilizio firmato dal vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e in via di approvazione lunedì prossimo. Fi aveva alzato una barriera di 200 emendamenti, per abbatterla la maggioranza ha dovuto cedere su una quarantina circa di richieste. «Rimaniamo contrari a un testo che è incostituzionale e complica la burocrazia per il settore edilizio, perciò voteremo contro, ma almeno abbiamo ottenuto e modifiche significative che faranno risparmiare i cittadini» spiega l'accordo il capogruppo di Fi Fabrizio De Pasquale.


Una su tutte, appunto, quella che introduce il criterio della fruibilità al posto di quello dell'accessibilità per gli immobili esistenti, concede quindi vincoli meno tassativi sull'eliminazione delle barriere architettoniche.

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