Mimmo di Marzio
Il futuro del made in Italy si gioca, oggi più che mai, nel mix fra passione, tradizione e creatività. Una scommessa su cui ha puntato la famiglia Zanetti di Bergamo, oltre un secolo di esperienza nel settore caseario italiano, oggi leader mondiale nell'esportazione di parmigiano reggiano e grana padano nel mondo. Quest'autunno il marchio ha celebrato il sodalizio con lo chef Davide Oldani che lo aveva già scelto per il piatto simbolo di Expo, vale a dire «Zafferano e riso alla milanese D'O Expo 2015». Il cuoco stellato ha recentemente «firmato» la linea di tre prodotti tra cui un grana super-riserva partecipando con le sue creazioni ad eventi internazionali in difesa del padano «Dop». L'iniziativa vuole anche essere la risposta al grave problema della falsificazione del grana padano nel mondo che ha prodotto oltre 300 milioni di chili.
«Quello del parmesan americano, del reggianito sudamericano o del similgrana prodotto nell'Est Europa fa parte del vasto problema dell'italian sounding che può essere contrastato soltanto con l'alta qualità e la corretta informazione» dice Matteo Zanetti, vicepresidente e amministratore delegato dell'azienda fondata alla fine dell'Ottocento dal bisnonno Giuseppe e che oggi produce 540mila forme di grana padana all'anno per un fatturato di 409 milioni di euro. Una bella storia industriale padana, quella degli Zanetti, che con gli otto stabilimenti tra Lombardia, Emilia e Trentino, genera un'esportazione in 80 Paesi di cinque Continenti. «Le contraffazioni e le imitazioni, che arrecano un danno all'agroalimentare italiano, non ci spaventano perchè parliamo di prodotti a basso prezzo ma anche a bassa qualità e stagionatura. Noi da cinque generazioni produciamo solo un prodotto di eccellenza che proviene dall'investimento sul territorio, dall'utilizzo e dalla trasformazione di latte italiano al 100 per cento e da un processo di stagionatura di almeno 10 mesi».
La famiglia Zanetti, con la sua storia, punta a sfatare anche il pregiudizievole antagonismo tra il grana padano e il parmigiano reggiano. «La regola vuole che il primo si produca a nord del Po (tra Lombardia, piemone e Veneto) e il secondo a sud, in un area che va da Reggio Emilia si estende a Modena, a Parma, fino a Mantova.
Noi li produciamo entrambi, nella consapevolezza che a parità di qualità nutrizionali, oggi il grana padano è un formaggio più dietetico e, oltre i dieci mesi di stagionatura, è privo di lattosio. Un'eccellenza della nostra regione apprezzata da milioni di consumatori».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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