Così l'Its del legno arredo 4.0 prepara i giovani: tradizione e innovazione tecnologica

Nel Polo Formativo di Lentate sul Seveso i nuovi "mestieri" per l'industria del design made in Italy. Il direttore generale Angelo Candiani: "Vieni da noi, impara un mestiere e sarà il lavoro che ti verrà a cercare…”

Così l'Its del legno arredo 4.0 prepara i giovani: tradizione e innovazione tecnologica

“Vieni da noi, impara un mestiere e sarà il lavoro che ti verrà a cercare…” messaggio rivolto ai giovani più attuale che mai quello di Angelo Candiani, direttore generale del Polo Formativo Legno e Arredo - Fondazione Rosario Messina di Lentate sul Seveso nel cuore della Brianza, distretto del design e dell’arredo della Lombardia. Che aggiunge: “Di che cosa ha bisogno oggi il Paese? Ha bisogno di gente che chiede lavoro o di lavoro che chiede giovani?”.

Domanda non banale soprattutto in tempi difficili, di incertezza, come quelli che stiamo vivendo ma che invita i giovani a guardare al futuro, a costruirlo fra acquisizione di competenze artigianali, tecnologiche, pratiche educative. Formazione qualificata che è tornata al centro del dibattito politico ed economico dopo le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi sull’importanza degli Its, gli Istituti tecnici superiori.

E il Polo formativo Legno e Arredo è qualcosa di più di un modello unico nel suo genere che dal 2008 si è sempre sviluppato: prima nella formazione professionale con i corsi di “Operatore del legno” e “Tecnico del legno”, poi nella formazione superiore con i corsi di “Marketing e internazionalizzazione nel settore legno arredo” e “Tecnico superiore per la progettazione e l’industrializzazione nel settore legno arredo. Industria 4.0”. Una realtà moderna, ancorata alla realtà delle aziende manifatturiere dell’arredamento e a quella delle figure professionali indispensabili alla loro crescita in Italia e sui mercati esteri.

“Adesso l’interesse per gli Its arriva da ogni parte ed è positivo, ma è anche importante far crescere quello che c’è e funziona perché da un lato ha alle spalle una grande realtà come FederlegnoArredo capace di attrarre i giovani in una realtà del made in Italy che esporta l’80% dei prodotti nel mondo, dall’altro un territorio come il nostro che ha una incredibile ricchezza, quella del saper fare. L’humus giusto perché il Polo formativo potesse mettere radici solide”.

Nuova sede, inaugurata l’8 novembre 2018 è la rappresentazione di questa visione, basti pensare che al interno si trovano 25 aule dotate di attrezzature informatiche, un grande laboratorio dove c’è tutta la storia della lavorazione del legno: dai banchi da falegname tradizionali alle macchine di lavorazione più avanzate fino ad arrivare al cinque assi a controllo numerico. L’ Aula magna ospita la mostra permanente di design del Salone Satellite, con circa 250 oggetti realizzati da idee di giovani designer italiani e stranieri che sono stati esposti in occasione del Salone del Mobile di Milano dove molti di questi sono stati selezionati al Salone Satellite Moscow e a quello di Shanghai.

“La nostra è una formazione che, partendo dai mestieri tradizionali guarda al futuro, alla tecnologia, all’industria 4.0, alle nuove figure professionali. È una testimonianza di lungimiranza delle imprese, della capacità di visione che parte da lontano - aggiunge Candiani -. Siamo partiti con due docenti, un esperto artigiano in pensione e il figlio di un altro artigiano, molto più giovane con una mentalità molto più aperta all’uso nuove tecnologie, all’innovazione, al loro insegnamento come ad esempio nel corso di per operatore di meccatronica del legno. Pensi che per insegnare ha dovuto seguire un corso di formazione tenuto da un tecnico molto più giovane di lui. E nonostante offerte di importanti aziende è rimasto al Polo come docente perché ha visto una maggior opportunità di crescita nel poter insegnare le nuove tecnologie applicate agli studenti”. Anche una ragazza russa, laureata in design, arrivata al Polo per seguire un percorso di marketing, è rimasta dopo aver proposto di realizzare un museo virtuale in 3D della mostra permanente del Salone Satellite che può essere visitato da chiunque.

Apertura all’innovazione, alla tecnologia e al digitale che hanno consentito di affrontare i lunghi mesi della pandemia - le attività di laboratorio sono consentite in presenza seguendo rigidi protocolli di sicurezza - interagendo con Scm Group di Rimini che ha fornito i macchinari all’istituto, esperienza che ha consentito di mettere velocemente a punto una piattaforma didattica per docenti e studenti.

“Ma è stato ed è importante il dialogo continuo tra Polo formativo e aziende del legno arredo e della filiera. L’esperienza diretta, la conoscenza del nostro lavoro, dei progetti, dei docenti e degli studenti che oggi sono 250 e finiti i corsi trovano subito lavoro, ad essere un fattore anzi, un valore della nostra crescita”.

“Ho parlato di lungimiranza degli imprenditori e voglio ricordare - conclude Angelo Candiani - il ruolo determinante di Rosario Messina, il fondatore della Flou che non si rassegnava di fronte al fatto che gli venisse detto che i giovani non volevano più fare questo mestiere, lui che era partito in Sicilia come venditore di materassi mettendo in piedi un’ azienda tra le più prestigiose dell’arredo made in Italy. Era presidente di FederlegnoArredo quando lo incontrai per parlare del progetto e gli dissi che le sfide più belle sono quelle impossibili, mi guardò negli occhi e mi rispose: bene, la squadra è fatta, dobbiamo trovare il campo dove poter giocare questa sfida mondiale.

L’impossibile è diventato possibile e l’impegno di FederlegnoArredo nel Polo formativo oggi è rappresentato da un altro grande imprenditore come Giovanni Anzani, il fondatore di Poliform, una delle più importanti aziende di design e arredo made in Italy conosciuta in tutto il mondo”.

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