Primo giorno (e primo cda) ieri per il nuovo presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli.
Presidente, perché dopo la nomina usare la metro per andare nel nuovo ufficio?
«Avevo finito il mio mandato di segretario generale della Regione e quindi non avevo un'auto a disposizione. E non volevo farmi venire a prendere».
Un segnale dopo l'accusa al suo predecessore Norberto Achille di aver messo le auto blu a disposizione dei figli?
«Il mio è solo un gesto lineare con il mio comportamento».
Cosa le ha chiesto il governatore Roberto Maroni?
«Prima di tutto grande trasparenza. Poi un rilancio della holding e un rapporto stretto con Trenord collaborando con il nuovo ad Cinzia Farisè».
Come si fa trasparenza?
«Ridisegnando interamente la società e affidando responsabilità nuove in un'organizzazione più snella e funzionale».
Farà pulizia?
«Ci sarà un rinnovamento».
In assemblea Beppe Grillo ha chiesto alla Regione un'azione di responsabilità contro i manager indagati e di non pagare liquidazioni.
«Il soggetto interessato è la società. Ho già chiesto i documenti che analizzerò con grande attenzione. Poi decideremo».
Legambiente con Dario Balotta e i 5Stelle chiedono alla Regione di cedere le quote.
«Il rappresentante della Regione, l'assessore Massimo Garavaglia dice che il futuro è aperto a tutte le strade. Ci tengo però a dire che anche l'ultimo bilancio ha dimostrato che Fnm è una società solidissima».
Grillo le ha anche chiesto di dimettersi (ancor prima della sua nomina) visto che è indagato in un procedimento insieme a Maroni.
«A Grillo dico che vorrei essere giudicato per le cose che faccio e come sempre avendo ricoperto con grande responsabilità ruoli apicali in Regione, mi considero a disposizione della magistratura».
A chi dice che la politica dovrebbe fare un passo indietro dalle società partecipate cosa risponde?
«Che la politica è buona quando il suo obiettivo è il bene comune».
Che cosa si sente di promettere ai pendolari?
«Detto che non voglio invadere i compiti di Trenord, penso che vada affrontata una grande sofferenza nella mobilità.
Promesse?
«Migliorare la puntualità e nuovo materiale rotabile».
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