Crematorio ancora in affanno E mancano 56 medici di base

A Lambrate il Comune registra un «accumulo di defunti» Posti di dottori vacanti in città, il record nei Municipi 9 e 2

Crematorio ancora in affanno E mancano 56 medici di base

Ancora 158 vittime del Covid nelle ultime 24 ore, il totale dei decessi da inizio 'emergenza ha superato ormai quota 19mila. E di nuovo in città sono anche i problemi tecnici a cui deve far fronte il Comune a dare purtroppo la cifra dell'emergenza. Una decina di giorni fa è stato necessario sospendere le cremazioni al cimitero di Lambrate per i non residenti, come era già accaduto nella prima fase della pandemia. Il documento che imponeva lo stop per evitare problemi di tipo sanitario spiegava che numero dei morti in città (tra residenti e non) era raddoppiato, una media di oltre ottanta decessi giornalieri. Ma il sistema ancora fatica a reggere l'urto. Due giorni fa il Comune ha dovuto acquistare d'urgenza nuovi carrelli per trasportare i feretri, e di nuovo tra le righe dei documenti tecnici si legge il dramma della situazione. «Nelle ultime settimane - scrive il direttore dei Servizi civici - si è registrato un costante incremento del numero dei decessi nel territorio comunale, riconducibile anche alla contingente situazione emergenziale. A tale incremento di mortalità corrisponde anche un aumento delle cremazioni, che rappresentano oltre il 70% delle richieste. L'accesso di feretri al crematorio di Lambrate sta pertanto determinando una situazione di accumulo di defunti in termini di deposito e cremazione». Il crematorio «ha in dotazione circa cento carrelli in acciaio inox per il trasporto dei feretri» ma «è indispensabile l'urgente integrazione» del loro numero, quindi il Comune nomina un responsabile unico per velocizzare la fornitura.

I nuovi positivi registrati ieri in Lombardia sono 8.129 (il giorno prima erano 10.634) a fronte di 35.550 tamponi, Il totale delle persone attualmente positive in regione arriva a 156.279. Le persone ricoverate con sintomi sono 7.621, delle quali 817 (sedici in più ieri) in terapia intensiva, mentre sono 147.841 i soggetti in isolamento domiciliare. A Milano città i nuovi casi sono 1.082, arrivano a 2.895 se si considera l'intera provincia.

E il Pd regionale ieri ha puntato l'attenzione sui 160 posti di medici di medicina generale vacanti nella città metropolitana, 56 a Milano città. I 216 medici che mancano (su 2.107 in servizio in servizio del territorio dell'Ats Città metropolitana di Milano) equivalgono a uno su dieci e a 14.890 ore di continuità assistenziale al 21 ottobre 2020. Sono i dati di un bollettino della Regione Lombardia. In città il più sprovvisto è il Municipio 9, tra Affori e Niguarda, con 18 posti vacanti, segue il Municipio 2 con 10 e il 5 con otto medici mancanti. «Sono assenze gravi considerando che ogni medico di base segue circa 1.200 persone - commenta la consigliera Pd Carmela Rozza -. La Regione fa bandi da marzo per arruolarli. Ma bisogna creare subito condizioni di incentivo per chi si impegnerebbe a venire a Milano a farlo». Sono operative da venerdì infine a Lecco, Meda e Caponago, in Brianza, le prime 3 postazioni drive through predisposte dall'Aeronautica Militare per incrementare il numero dei tamponi giornalieri sul territorio. A breve saranno operative altre 10 postazioni per i test rapidi a Linate, presso il Centro logistico sportivo di presidio della prima Regione Aerea di Milano, e presso i centri urbani di Vigevano, Pavia e Voghera.

E il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che ieri ha visitato il drive through in via Novara aperto grazie alla collaborazione tra Ats, Esercito e Comune ha ribadito che le Forze Armate «stanno svolgendo da inizio emergenza un grande sforzo in tutto il Paese. I drive through sono un ulteriore contributo per lo screening e in via Novara si potranno effettuare fino a 800 test al giorno».

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