Cronaca locale

Stuprarono ragazza dopo la disco: due cugini arrestati. Si sono dichiarati innocenti

Avevano passato insieme la serata, poi la violenza. Un amico dei due carnefici, minorenne, avrebbe ripreso tutto con il suo telefonino. Secondo gli accusati però la ragazza era consenziente

Stuprarono ragazza dopo la disco: due cugini arrestati. Si sono dichiarati innocenti

La violenza risale all’estate del 2018, quando due cugini avrebbero stuprato una ragazza dopo una serata passata in una discoteca in zona Idroscalo, a Milano. Nel bicchiere della giovane sarebbe stata disciolta la “droga dello stupro”. Per loro ieri sono scattate la manette. Si erano conosciuti una sera, durante una nottata passata nei locali milanesi. Qualche settimana dopo, il 4 agosto del 2018 , in una discoteca la vittima ha incontrato nuovamente quei ragazzi, insieme ad altri loro amici, e ha deciso di trascorrere la serata con loro. Nel bicchiere della ragazza probabilmente è stato messo qualcosa, uno dei suoi accompagnatori aveva infatti preso un attimo il suo cocktail e, dopo essersi girato glielo avrebbe ridato.

Inizia l'incubo

La vittima infatti avrebbe detto, le sue parole sono state messe a verbale, “Dopo che mi diede il bicchiere non capivo più nulla”. Si sentiva confusa e stordita. Da lì sarebbe iniziata la tragica notte. Dopo essersi divertiti nel locale, la giovane avrebbe accettato di essere riaccompagnata a casa. I suoi accompagnatori l’avrebbero invece portata in un appartamento, dove a turno le avrebbero usato violenza. Da quanto accertato durante le indagini, l’orrore non sarebbe rimasto tra le quattro mura di quella abitazione, la donna sarebbe stata stuprata anche in auto, poco prima di tornare a casa sua, vicino a Segrate. In quel momento il terzo amichetto dei due cugini avrebbe ripreso la violenza con il suo cellulare. I protagonisti di questa terribile vicenda sarebbero una giovane milanese e due cugini, Francesco Ferrara casertano di 26 anni e Antonio Massaro, 32enne di San Felice al Castello. Secondo quanto emerso, Massaro sarebbe imparentato con un clan di spicco e risulterebbe anche inserito in un programma di protezione del ministero dell’interno. Quella notte un loro amico, minorenne, avrebbe filmato lo stupro con il suo telefonino. Per quest’ultimo, data la sua giovane età, se ne sta occupando la magistratura minorile.

In manette i due cugini

A seguito delle indagini, il gip Anna Magelli ha accolto il quadro accusatorio e disposto l’arresto dei cugini. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l’accusa di violenza sessuale, è stata eseguita la mattina di venerdì 8 novembre. Magelli ha inoltre detto che gli accusati “Hanno dimostrato la mancanza di capacità di controllo dei propri istinti sessuali, per soddisfare i quali non hanno esitato a usare violenza contro la ragazza”. Adesso i due indagati verranno interrogati dal gip. Per il momento il 26enne è detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e il 32enne a Milano.

La ragazza era consenziente?

L’avvocato Nello Sgambato, difensore di Francesco Ferrara, ha però affermato che il suo assistito è stato interrogato per più di un’ora, nel carcere a Santa Maria Capo Vetere, davanti al gip Enea e che ha spiegato al giudice di non aver “Partecipato a nessuna violenza di gruppo ma ci sarebbe stato un rapporto sessuale consenziente con la ragazza”. Il legale ha anche aggiunto “Il mio assistito, inoltre, ha spiegato al giudice questa mattina che il rapporto sessuale consensuale è stato consumato tra la ragazza e Ferrara presso un'abitazione a Milano e poi un secondo sarebbe avvenuto sempre tra loro due nell'auto quando ha accompagnato la studentessa. Non sa nulla di quello che potrebbe essere successo dopo. Invece sull'interrogatorio che si è tenuto in carcere a Milano per Massaro sono solo a conoscenza che è stato fatto già ieri e lo stesso si è dichiarato estraneo alla violenza”.

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