Non si può dire che l'Accademia di Brera non voglia scommettere sui suoi studenti. Bando alle generalizzazioni, un esempio forse non sarà esaustivo, ma certamente indicativo sì: si è svolto, la scorsa settimana, nella sede distaccata di Brera quale la Ex Chiesa di San Carpoforo in via Formentini 12, lo spettacolo performativo dal titolo «La sinfonia delle pietre. Le sculture sonore di Pinuccio Sciola». Coordinati dai prof. Roberto Favaro e Gastone Mariani secondo il progetto del prof. Davide Petullà, direttore del Triennio della Scuola di Scenografia, gli studenti hanno lavorato in gruppo e accompagnati, oltre che dai loro professori, da artisti e specialisti di discipline differenti (musicisti e ballerini) per cercare, attraverso la realizzazione di un vero e proprio spettacolo, di «abbandonare strumenti autoreferenziali e autorappresentativi» in nome della ricerca di una grande apertura ai diversi linguaggi dell'arte e una maggiore disponibilità a sperimentare. Una prova non facile e tutt'altro che banale. Uno studente si forma come scenografo e viene coinvolto in un progetto che lo invita a togliersi tale marchio per entrare a far parte completamente di uno spettacolo, ovvero diventare anche attore.
La chiesa di San Carpoforo si è quindi trasformata per due giorni uno spazio che è riuscito a trasmettere un senso di sacro e rituale attraverso diverse forme d'arte: le sculture sonore di Sciola si stagliavano al centro e sul fondo della sala, i ragazzi entravano nella scenografia e il movimento stesso dei loro corpi (guidati dalla regia e scenografia di Laura Pullin), interagiva con l'ambiente creando immagini, suoni e forme sempre diverse: la scena fissa e l'azione si mischiavano come vasi comunicanti in un progetto di fusione tra le arti. «Questa è un'operazione didattica e aperta - ha detto Favaro - he coinvolge artisti già affermati e che verrà ripetuta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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