Chiara Campo
La valorizzazione della Galleria ha raggiunto (quasi) il suo limite, restano da liberare e mettere all'asta pochi uffici pubblici (operazione che ovviamente verrà compiuta in corso d'anno) e per il 2019 il Comune conta di incassare circa 40 milioni dagli affitti. Ma la vendita o concessione di beni immobiliari «non direttamente necessari all'attività del Comune» nella Cerchia dei Navigli o in luoghi di pregio per reinvestire risorse sul piano quartieri è una priorità della giunta. Nel Bilancio di previsione che approderà la prossima settimana in consiglio il «piano di valorizzazione patrimoniale» ha una cifra monstre, quasi un miliardo di euro (989 milioni) ma per arrivarci dovrebbero andare in porto tutte le operazioni in cantiere, e alcuni beni sono sul mercato da anni. L'assessore al Bilancio Roberto Tasca guarda con fiducia al bando in corso per la vendita del «Pirellino», il grattacielo di via Pirelli 39: si parte da 87,5 milioni di euro. Le risorse servirebbero ad avviare il progetto di federal building, la cittadella degli uffici comunali. Il Comune vuole liberare e mettere sul mercato le sedi di via Bergognone, largo Treves, via Edolo, Porpora, largo De Benedetti, via Ciro Fontana, San Tomaso, Dogana. Il primo passaggio come si legge in delibera (ma Tasca precisa che «è una delle possibilità in campo, abbiamo avviato anche la manifestazione di interesse all'acquisto di immobili») potrebbe essere l'acquisizione di un palazzo della Città Metropolitana di via Principe Eugenio 35. La sede è vicina al polo «Cenisio» che potrebbe rappresentare l'area del futuro federal building. I primi spazi da liberare, sempre per poter lanciare aste che fruttino affitti o vendite d'oro per le casse pubbliche, sono quelli di via Bernina e Dogana.
Nel breve termine, l'assessore si concentra sulla messa a reddito di locali non a uso abitativo in palazzi popolari del centro. «Abbiamo molte vetrine commerciali in corso Garibaldi e in via Laghetto che pur essendo in stabili Erp sono in una zona di pregio, vogliamo affittarli a prezzi di mercato e diversi si stanno liberando» anticipa.
Nel «piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2019» compare anche il Palazzo delle Scintille. La ristrutturazione è stata realizzata a scomputo oneri con il progetto Citylife, l'ex giunta Pisapia aveva già provato a lanciare l'asta per la concessione d'uso ma è stata bloccata dai ricorsi. Ora si pensa a vendita o concessione? «Dipenderà dalle valutazioni dell'Agenzia del territorio e dal vincolo monumentale» spiega Tasca. Che, come il sindaco, non vede come un tabù la vendita dello stadio di San Siro o la concessione del diritto di superficie per 99 anni a Milan e Inter, ma come il sindaco fa presente che «ad oggi i club non ci hanno presentato un progetto». Il Comune preferisce il restyling del Meazza ma è disponibile ad «aiutare» diverse soluzioni, anche la demolizione del Meazza e costruzione di un nuovo impianto.
Ma Tasca avverte: «O l'iter parte entro l'anno o fatico a pensare che le società possano ottenere tutte le autorizzazioni, compreso il progetto esecutivo, entro il nostro mandato». Tradotto: un investimento da centinaia di milioni di euro dovrebbe partire con tutte le garanzie possibili, compresa quella di non dover chiedere l'ultima firma a un altro sindaco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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