Cronaca locale

Davanti al maxischermo col naso all'insù: solo 15 minuti

Fuori dalla Scala a godersi la Prima sono soprattutto gli anziani. Ma nonostante Wagner non mancano i giovani. Sotto gli schermi della galleria Vittorio Emanuele ci sono Camilla e Chiara appena maggiorenni con i loro cappellini rossi di lana, ma anche Carlo che nonostante i sessantanni e una stampella si ferma con la moglie almeno per il quarto d'ora iniziale. C'è chi ascolta e chi fa foto con telefonini, iPad, macchine fotografiche e chi nel frattempo spiega di cosa si tratta a amici e parenti. Poi si dirige altrove. Un pubblico vario, sia per età che per nazionalità. Due bambini osservano tenori e soprani dall'unica posizione comoda del posto: le spalle dei loro papà. Presto però perdono l'attenzione attirati dalle lucine blu che brillano sull'Ottagono. Vicino a loro una comitiva di giapponesi riprende il mega schermo e le persone assorte nella visione tutte intorno. Una famiglia tedesca si compiace di sentire la lingua natia anche in un Paese straniero. Qualche gruppetto di giovani si ferma a vedere pochi minuti ma nessuno di loro sa di preciso di cosa si tratta: «E' la prima della Scala forse sai – dice una ragazza bionda al fidanzato – dev'essere per questo che c'è questa marea di polizia in giro». Ma i poliziotti sono presenti in forze nei dintorni della galleria anche perchè i centri sociali hanno organizzato una manifestazione di protesta contro l'austerità. E non sono stati i soli a sfruttare l'occasione per politicizzare l'evento: poco prima di loro, ma con meno clamore, erano stati i pirati, i seguaci italiani del partito che nei Paesi scandinavi ha riscosso molto successo, a inondare la pavimentazione di volantini. Vengono lasciati passare poi la platea si ricompone. Negli altri punti coperti della città sono stati soprattutto gli anziani a costituire il pubblico delle proiezioni che hanno riempito le sale: «Sono circa duecento persone – spiegano i responsabili del cinema Palestrina – e sono qua soprattutto per gli inviti dell'Amministrazione se no non credo sarebbero venuti e comunque è normale che non ci siano tanti giovani o bambini visto quanto dura l'opera».

Anche al cinema Mexico ci sono circa duecento persone e l'entusiasmo si sente: «Siamo molto contenti di come sta venendo questa serata – afferma la responsabile – ci sono molte persone sia giovani che anziani e tra le signore in pelliccia e il tappeto rosso fuori sembra quasi di essere alla Scala oltretutto – conclude – noi è la prima volta che lo facciamo, ma l'audio è ottimo e mi auguro che si possa rifare».

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